Ormai ne parlano tutti ed è diventato un caso politico. Si tratta della vicenda della squadra amatoriale di profughi, ospitati in Lomellina, che non potrà più allenarsi allo stadio di Mortara (Pavia). A imporre il divieto è stato Marco Facchinotti, sindaco leghista della cittadina.
Massimo Depaoli, sindaco di Pavia alla guida di una giunta sostenuta dalla maggioranza del Partito Democratico, ha quindi commentato il fatto sulla sua pagina Facebook definendo “allucinante” la scelta dell’Amministrazione comunale mortarese. Non solo: ha subito contattato Nicola Bignotti, direttore generale del Pavia Calcio (formazione che partecipa al campionato di Lega Pro, nel girone A), trovando l’accordo per far disputare una partita amichevole tra la squadra allenata da mister Michele Marcolini (ex giocatore di Atalanta e Chievo) e la formazione dei rifugiati (ospitati in strutture a Mortara, Robbio e Sant’Angelo Lomellina), guidata da un tecnico delle giovanili del Mortara Calcio.
La formazione dei profughi potrebbe essere accolta a Pavia già nei prossimi giorni per sostenere qualche seduta di allenamento. La vicenda ha scatenato reazioni e polemiche tra i politici locali. Francesco Brendolise, assessore provinciale alla coesione sociale ed esponente del PD, ha lanciato la proposta di ospitare la formazione dei profughi a “Sport Exibithion”, la rassegna dello sport provinciale in programma nei prossimi giorni.
La Lega Nord ha risposto attraverso il senatore pavese Gianmarco Centinaio, capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama: “Il sindaco di Pavia dovrebbe pensare al bene della citta’…Facchinotti ha tutelato le strutture del Comune di Mortara (si concede una struttura pubblica a dei clandestini, mentre i residenti di Mortara devono pagare?), quello di Pavia fa solo del populismo”.
