Basta spettacolarizzazioni durante la messa. È questo il duro messaggio che il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha lanciato contro ogni forma di spettacolarizzazione durante le messe. Il porporato lancia il suo anatema contro l’abitudine di scattarsi dei selfie in Chiesa.
“Sono rimasto colpito dalla figuraccia di diversi sacerdoti -ha detto il cardinale Sarah nel corso della presentazione del volume del cardinale Leo Burke ‘Divino amore incarnato – La Santa Eucarestia sacramento di carità’ edito da Cantagalli- che, a Filadelfia durante la comunione, si dilettavano a fare foto. Una pratica proibita, la messa non è uno spettacolo”.
Occasione della denuncia di quanta spettacolarizzazione si faccia anche durante l’Eucarestia è stata appunto la presentazione del volume del cardinal Burke, patrono dell’Ordine di Malta, una sorta di vademecum per rendere più alta la consapevolezza del sacramento. “E’ necessario recuperare la bellezza liturgica -ha ammonito Burke-. Nel tempo invece si è assistito alla distruzione della bellezza liturgica”.
A questo proposito il Prefetto del culto divino ha ricordato che “la messa non dovrebbe essere un semplice intrattenimento dei fedeli ma partecipazione e relazione intima con Dio”. E proprio per ricordare quanto sia necessario ritornare ad una consapevolezza del sacramento, il cardinale Burke ha ricordato un episodio di quanto faceva il catechista. “Quando chiedevo una definizione di ostia, nessuno lo sapeva e si limitavano a dirmi che era ‘pane speciale'”.