Parole shock e omofobe. No ai baci gay. Secondo Ilaria Giorgetti Bologna “è una città cattolica, non vuol vedere – come ieri a Roma in presenza di Marino – due gay che si baciano mentre il sindaco li sposa”. Ne è convinta la presidente del quartiere Santo Stefano secondo la quale “non esiste che un sindaco possa permettere queste cose, ormai è finito il tempo delle ideologie”.
Di qui un suggerimento al sindaco Virginio Merola, che dopo lo sgombero di Atlantide e il licenziamento di Alberto Ronchi è ai ferri corti con Sel. “Merola se vuole vincere non deve certamente farsi ricattare o farsi tenere per gli attributi da Sel. La gente si è scocciata”, assicura Giorgetti, questa mattina ospite di Ciao Radio. Di più: per la presidente, ex-Forza Italia, “i bolognesi dei partiti si sono proprio rotti. Non ne possono più di vedere teatrini e faide. E questo proliferare di liste civiche credo che non portera’ a niente se non ad uno scompaginamento ulteriore”. Giorgetti torna anche sull’ipotesi di una sua candidatura a sindaco. “Le candidature ne’ si invocano ne’ si rifiutano. Sono i cittadini che me lo hanno chiesto, ma ci sono anche partiti di mezzo”.
La presidente del quartiere Santo Stefano non crede “che Bologna sarà mai una città di destra, sulla falsariga del modello leghista.” Poi aggiunge: “Bologna è una città fortemente conservatrice, ma con in se’ uno spirito riformista.”