Ancona, Antonio come in un videogame: ho fatto fuoco di copertura
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Ancona, Antonio come in un videogame: ho fatto fuoco di copertura

Parla come se si trattasse di un videogame, il 18enne che ha confessato l'omicidio della madre della fidanzata sedicenne

Ancona, Antonio come in un videogame: ho fatto fuoco di copertura
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12 Novembre 2015 - 14.07


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Antonio Tagliata ha ucciso Roberta Pierini con un colpo alla testa quando la donna, ferita al fianco e al braccio, era già a terra. Ecco come sono andati i fatti lo scorso 7 novembre, secondo il gip Antonella Marrone, la quale nell’ordinanda di custiodia cautelare ha scritto che è stata “un’esecuzione”. Il 18enne ha confessato l’omicidio della madre della fidanzata 16enne e del ferimento del padre.

Tagliata, secondo i primi risultati dell’autopsia e degli accertamenti tecnici sulla scena del delitto, ha sparato alla donna a terra dall’alto verso il basso. Fabio Giacconi, ancora ricoverato in coma nell’ospedale di Ancona, è stato inseguito da Tagliata fin sul balcone di casa: gridava “aiuto, polizia!”, e le grida sono state sentite anche da alcuni vicini, che hanno chiamato il 113 e il 112. L’uomo è stato raggiunto anche da un colpo alla nuca: un foro di proiettile era ben visibile sul bordo di una tovaglia gialla appesa a stendere fuori dal balcone. Nell’appartamento i carabinieri del Ris hanno lavorato per tre giorni, alla ricerca di ogni più piccolo indizio utile a ricostruire le varie fasi della sparatoria e le rispettive posizioni di vittime, assassino e complice, la figlia sedicenne dei Giacconi.

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Nell’interrogatorio affrontato ieri nel carcere di Camerino, il 18enne, assistito dall’avvocato Luca Bartolini, ha sostenuto di non avere alcuna memoria della successione dei colpi esplosi. Ha in testa l’immagine della Pierini distesa a terra, e quella del marito, un sottufficiale dell’Aeronautica di cui il ragazzo aveva “una grande paura”, che tentava di fermarlo con una sedia. Giacconi cercava una via di fuga verso il terrazzo, mentre lui, cosi’ ha ammesso, continuava a sparare.

“Ho fatto fuoco di copertura”. Al gip ha spiegato come sono andate le cose: “Ho visto ‘fumo’, e ho fatto fuoco di copertura”. Tagliata ha detto che Giacconi era seduto sul divano, la moglie in piedi fumava nervosamente, e la discussione è salita di tono: “Il padre aveva uno sguardo minaccioso, ha detto ‘adesso basta’ ed è venuto verso di me: ho avuto paura, non ho capito piu’ niente. Gli occhiali mi si sono appannati, ho sentito la mia ragazza che diceva ‘spara, spara!’, e ho sparato”. Ma, ha aggiunto Tagliata, ”ho sparato a caso”. Il 18enne sostiene di non ricordare nulla della sequenza dei colpi esplosi con la cal. 9X21 che si era portato dietro insieme a tre caricatori.

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