L'Angelus di Francesco: hanno chiuso la porta in faccia al Figlio di Dio
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L'Angelus di Francesco: hanno chiuso la porta in faccia al Figlio di Dio

Al dono d'amore di Dio corrisponde la non accoglienza da parte degli uomini. Il Papa ha poi invitato i fedeli a leggere ogni giorno il Vangelo.

L'Angelus di Francesco: hanno chiuso la porta in faccia al Figlio di Dio
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3 Gennaio 2016 - 16.51


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Hanno chiuso la porta in faccia al figlio di Dio: così Papa Francesco durante l’Angelus domenicale a Piazza San Pietro. Con queste semplici parole, ha fotografato oggi ‘la drammaticità della Incarnazione’, sottolineando che ‘al dono d’amore di Dio fa riscontro la non accoglienza da parte degli uomini’. Nella sua breve catechesi di oggi, Bergoglio ha quindi evocato ‘il mistero del male che insidia anche la nostra vita e che richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga’.

Il mistero del male. ‘Il Libro della Genesi – ha rilevato – dice che il male è ‘accovacciato davanti alla nostra porta’. Guai a noi se lo lasciamo entrare; sarebbe lui allora a chiudere la nostra porta a chiunque altro. Siamo invece chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, per diventare cosi’ suoi figli’.

Papa Francesco ha poi ricordato che ‘nel giorno di Natale era stato proclamato il solenne inizio del Vangelo di Giovanni che oggi viene riproposto ancora una volta dalla Liturgia. ‘E’ l’invito della santa Madre Chiesa – ha spiegato – ad accogliere questa Parola di salvezza, questo mistero di luce. Se lo accogliamo, cresceremo nella conoscenza e nell’amore del Signore, impareremo ad essere misericordiosi come Lui.

Il Vangelo. Specialmente in questo Anno Santo della Misericordia, facciamo si’ che il Vangelo diventi sempre più carne anche nella nostra vita. Accostarsi al Vangelo, meditarlo e incarnarlo nella vita quotidiana è il modo migliore per conoscere Gesù e portarlo agli altri. Questa è la vocazione e la gioia di ogni battezzato: indicare e donare agli altri Gesu’; ma per fare questo dobbiamo conoscerlo e averlo dentro di noi, come Signore della nostra vita’. In questo modo, ‘il Verbo può prendere dimora anche in noi, poveri peccatori. Lui ci difende dal male, dal diavolo che sempre è accovacciato davanti alla notra porta e sempre vuole entrare’. ‘Vi ricordo – ha aggiunto a questo punto il Pontefice – anche quel consiglio che tante volte vi ho dato: leggere ogni gorno un brano del Vangelo per conoscerlo meglio, per spalancare le nostre porte a Gesu”. Secondo Francesco, ‘portare un piccolo Vangelo in tasca e nelle borsa ci farà bene’. ‘In questa prima domenica dell’anno – ha poi concluso il Papa – rinnovo a tutti gli auguri di pace e di bene nel Signore. Nei momenti lieti e in quelli tristi, affidiamoci a Lui, nostra speranza! E ricordo anche l’impegno che ci siamo presi a capodanno, Giornata della Pace: ‘Vinci l’indifferenza e conquista la pace’; con la grazia di Dio, potremo metterlo in pratica’.

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