Renzi-Hollande firmano per fare il Tav (che non vedrà mai luce)
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Renzi-Hollande firmano per fare il Tav (che non vedrà mai luce)

Contestazioni e scontri per l'incontro di Venezia. I militari proteggono la zona rossa, i barchini lanciano fumogeni. La polizia carica in acqua. I leader firmano.

Renzi-Hollande firmano per fare il Tav (che non vedrà mai luce)
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8 Marzo 2016 - 19.32


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Venezia ospita il premier italiano, Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande. Renzi, che a Barbara D’Urso e ai suoi spettatori ha detto che la guerra non ci interesserà, smentito subito dopo dagli Usa. E Hollande che è riuscito a dare la Legion d’onore a Mohammed ben Nayef, di nascosto, per l’aiuto del principe ereditario saudita alla lotta al terrorismo. Mai motivazione suona più comica: per i rapporti con l’Isis contestati anche da Amnesty, e per le 70 esecuzioni capitali dall’inizio dell’anno.


Insomma un vertice particolare quello che viene contestato dai NoTav, NoTrivelle e NoGrandiNavi. Che si è svolto con la sua sequenza di dichiarazioni, mentre fuori alcuni manifestanti hanno cercato di superare il limite della “zona rossa” a bordo di alcune imbarcazioni. Sono stati respinti dai getti d’acqua dagli idranti dei mezzi d’acqua delle forze dell’ordine e in risposta sono stati lanciati fumogeni.



I NoTav di Val di Susa si sono uniti ai sostenitori contro le navi in laguna e a quelli contro le trivelle, per ribadire il loro dissenso: “Il tribunale dei popoli condanna il sistema delle grandi opere inutili ed imposte”. Dissenso legittimo in democrazia, visto che da sempre le manifestazioni di piazza rappresentano una scuola di partecipazione. Ma per proteggere i due leader che stanno per condurre i loro paesi in guerra, è scattata l’emergenza: chiusura al pubblico dei monumenti e dei negozi nell’area ‘rossa’ in Piazza. Interdetti al pubblico anche il Campanile di San Marco e la Basilica tra lo stupore e la curiosità di qualche turista. Imponente il servizio di sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, anche con tiratori scelti sui tetti. Motoscafi controllano le vie d’acqua, chiusi alcuni ponti ed accessi alla Piazza. Anche i quattro ponti sul Canal Grande sono presidiati dalle forze dell’ordine come tutti i canali principali che in un qualche modo potrebbero portare a San Marco.



Il vertice Renzi-Hollande. Il vertice è iniziato con un bilaterale Renzi-Hollande. In contemporanea gli incontri tra i rispettivi ministri. Per l’Italia partecipano il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan, quello dell’interno Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti, degli Esteri Paolo Gentiloni, dell’ambiente Gianluca Galletti, delle infrastrutture Graziano Delrio ed il sottosegretario per gli Affari Ue, Sandro Gozi. La delegazione dei ministri francesi è invece composta dai responsabili degli Esteri, Jean Marc Ayreult, dell’economia Michel Sapin, dell’ambiente Segolene Royale, della Difesa Jean-Yves Le Drian, dell’Interno Bernard Cazeneuve. E, ancora, Patrick Kanner, Jean Vicent Place, Harlem Desir e Alain Vidalies, responsabili dei dicasteri della gioventu’, per le riforme, degli affari europei e dei trasporti.





Renzi: Abbiamo fissato questo vertice “l’8 marzo a Venezia per ricordare questa giovane vita spezzata a Parigi dal terrorismo, dall’attentato barbaro che ha colpito il Bataclan”, ha detto il premier Matteo Renzi. Poi sul clima: “La firma a metà aprile al Palazzo di Vetro per ratificare gli accordi di Parigi sul clima sarà un passo in avanti”. Quindi a seguire: “Con molta forza voglio dire che la libertà di stampa è un valore straordinario per Francia e Italia, lo è per tutti coloro i quali credono ai valori della costruzione europea”, “Non ci rassegniamo ad un’Europa fatta solo di cifre, parametri, regole” ma vogliamo un’Europa fatta di “valori, ideali, speranze”.

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Hollande: “Solidarietà all’Italia per le vittime in Libia. Dobbiamo agire, l’Europa deve agire, i nostri paesi devono lottare contro il terrorismo, bisogna sorvegliare un certo numero di spostamenti dei foreign fighters che minacciano i nostri Paesi”. “Esiste un solo nemico: il terrorismo. E se ci saranno altri interventi da condurre in Siria dovranno essere contro l’Isis”.


Tav, gli affari non si fermano.
Italia e Francia hanno firmato, al termine del vertice di Venezia, il protocollo “addizionale per l’avvio dei lavori dell’alta velocità Torino Lione”. Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Il Tav “Torino-Lione è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d’anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”, ha detto Hollande. “Comunque questo progetto diventa realtà”, ha chiosato Renzi. Un progetto nato quando ancora non c’era internet e diventato inutile prima ancora di cominciare. Bella mossa. Per saperne di più: [LinkNewsB_86051].




Il sindaco Brugnaro, una manifestazione ordinata. “La giornata di oggi dimostra che tutti quanti possono discutere: è stata fatta una manifestazione ordinata, non è successo niente. Gli abbiamo solo un po’ innaffiati quando hanno cercato di superare la zona rossa’”. È il bilancio che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha fatto della manifestazione. “Direi che è tutto a posto – ha aggiunto – non sono stati fatti atti di vandalismo. La democrazia così funziona bene”.



Il sindaco ha detto che adesso “è importante che i potenti della terra facciano gli accordi perché c’è una maggioranza silenziosa che non protesta ma vuole vedere fatti concreti. Vogliamo vedere l’alta velocità, che le navi arrivino, poter bonificare e rilanciare porto Marghera”. “La maggioranza delle persone che lavorano – ha concluso Brugnaro – non ha tempo per correre e assaltare i vagoni”.

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