La petizione online mette uno dopo l’altro, tantissimi italiani indignati per Riina junior invitato dalla Rai. Sicilia in rivolta. Librai, sindacati di polizia, figli di vittime della mafia e cittadini comuni. Indignazione anche a Corleone, il paese di Riina, che da capitale delle cosche si è trasformato in presidio di legalità, contro la mafia. Il sindaco e la giunta di Corleone, città natale del superboss e a lungo luogo di residenza della famiglia Riina, si dissociano dalla scelta della Rai. Il sindaco Leoluchina Savona e la giunta esprimono “costernazione e indignazione” per l’intervista, ritenendo “il fatto lesivo dell’immagine della collettività di Corleone, che da anni cerca di scrollarsi la nomea di città capitale della mafia, e che da sempre è stata impegnata a promuovere attività ed eventi, volte al contrasto dei fenomeni mafiosi, della criminalità organizzata e dei fenomeni di illegalità”. “Le amministrazioni comunali degli ultimi decenni – si legge nella nota dell’amministrazione – hanno puntato sulla formazione di una cittadinanza attiva, raggiungendo una crescita culturale e sociale di particolare pregio, l’intervista di Bruno Vespa al figlio del boss Riina e la promozione del libro ‘Riina Family Life’, ha sconvolto e rinnovato il dolore a migliaia di persone, vittime di mafia, rendendo vano il sacrificio di tanti eroi antimafia, ha inoltre offeso migliaia di disoccupati onesti che assisteranno alla vendita del libro i cui proventi entreranno nelle tasche di mafiosi. Corleone si dissocia dall’operato della Rai” dice ancora la giunta, invitando la commissione di vigilanza a fare chiarezza sulla vicenda e Riina junior “a prendere distanza dall’operato del padre e dei mafiosi”.
“Abbasso la mafia” dalla Sicilia, la risposta dei giovani a Vespa. Nella stessa giornata del figlio di Riina junior ospite nel più famoso salotto televisivo della Rai, da Favara, in Sicilia, la risposta dei giovani della città: centinaia di alunni e decine di docenti di un istituto comprensivo hanno gridato in piazza “Abbasso la mafia”. Una coincidenza voluta. La manifestazione, nella centralissima Piazza Cavour, al termine di una bella mattinata di sport e della “Corsa della legalità” organizzata dall’istituto “Falcone Borsellino”. Una docente, la professoressa Monica Costanza, insegnante di lettere, dal palco montato ai piedi del Palazzo di Città ha invitato tutti i presenti, dal dirigente scolastico al più giovane alunno, dai colleghi ai genitori dei ragazzi, a gridare forte “Abbasso la mafia”. E la frase, pronunciata con forza per ben tre volte, è rimbalzata in piazza e nelle strade vicine. Noi lo facciamo arrivare a viale Mazzini, a Roma.