Indignati per Doina Matei: ma se uccidi una romena, fai 4 anni e tutti zitti
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Indignati per Doina Matei: ma se uccidi una romena, fai 4 anni e tutti zitti

Due omicidi preterintenzionali a confronto. Doina Matei ha preso 16 anni e per una foto torna in carcere. L’assassino di una romena in metro ha avuto 8 anni. Ed è fuori.

Doina Matei, ma se ammazzi una romena, fai 4 anni e nessuno si indigna
Doina Matei, ma se ammazzi una romena, fai 4 anni e nessuno si indigna
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14 Aprile 2016 - 15.59


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A proposito di razzismo con la bava alla bocca. Scrive Rosario Dello Iacovo, Booking Agent dei 99 Posse:
“2010, Roma, in seguito a una lite per futili motivi nella stazione della metropolitana di Anagnina, il giovane romano Alessio Burtone prima sputa all’infermiera professionale Maricica Hahaianu, poi le dice «sporca rumena» e infine la colpisce con un pugno. Lui pratica pugilato, lei è minuta, è alta solo 1,58 e pesa 50 chili. Muore dopo una settimana di coma, lasciando il marito e un bambino piccolo. Burtone viene arrestato da lì a poco e portato via, mentre un gruppo di amici e conoscenti insulta i carabinieri e applaude al suo passaggio. Lui sorride, a beneficio di «Er bamba», «Lello», «Er Mawi» e gli altri che gli esprimono vicinanza e solidarietà. «Mentre lo portavano via lui sorrideva, sì, per noi», dice ai giornalisti uno di loro. Da lì a poco, sulle panchine della zona compaiono scritte che recitano «Alessio libero» e «Alessio uno di noi». Anche qui su Facebook nascono gruppi che lo vogliono libero e assolto, dove si leggono frasi come «Vaffanculo rumeni, razza di bastardi». In primo grado, il pm chiede 20 anni di reclusione. Burtone viene invece condannato a una pena di 9 anni per omicidio preterintenzionale, poi ridotta in appello a 8. Nel 2015, dopo quattro anni e dopo aver già ottenuto gli arresti domiciliari, è definitivamente scarcerato. Dal 2015 è un uomo libero, seppur sottoposto alla libertà vigilata. Nello stesso anno viene condannato a otto mesi e quindici giorni, per aver aggredito a calci e a pugni la 55enne sudamericana Ester Ruth Hinojosa Sanchez, il 6 gennaio 2010, otto mesi prima dell’aggressione mortale all’infermiera. Anche in questo caso, di fronte allo stesso reato e nonostante Burtone abbia scontato solo quattro anni di carcere, io non ricordo alcuna indignazione sulle vostre bacheche. Quella che avete riservato in massa a Doina Matei, colpevole di un sorriso dopo otto anni di carcere. E probabilmente con l’aggravante di essere rumena”.

Intanto, dopo l’operazione del Messaggero e il pessimo rilancio del Buongiorno di Massimo Gramellini, l’anima banale del centro sinistra perbenista, su Facebook festeggia Avanguardia nera, il profilo che ha tanato Doina Matei. Andatevelo a leggere se avete cuore di immergervi nel fascismo più becero. Per carire come funziona questo paese che bastona i giovani in piazza impedendo loro qualunque dissenso e permette ai fascisti qualunque aberrazione.

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