Liberi. Dalla mafia come fu dall’antifascismo. Questo il grido di Napoli, oggi. A pochi giorni dalle sparatorie a piazza della Sanità nuovo teatro dello scontro tra clan camorristi. Ed è prorio al Rione Sanità che culmina la manifestazione per celebrare la Liberazione. Liberazione, quella che la capitale partenopea vuole e urla con tutte le sue forze. “Liberiamoci dalla camorra come ci siamo liberati dal nazifascismo ” infatti è il tema al centro del corteo per il 25 aprile organizzato a Napoli
Per il 25 aprile corteo “Liberiamoci” a Napoli con la partecipazione di associazioni, comitati, realtà politiche e sindacali.
In piazza ci sono l’Anpi, la Cgil, attivisti e centri sociali. Il corteo parte dalle strade intorno alla stazione centrale per coinvolgere la folta comunità di stranieri e si chiude al Rione Sanità. Da registrare una spaccatura tra i sacerdoti di “un popolo in cammino “: padre Alex Zanotelli critica l’incontro di ieri con il premier Matteo Renzi.
La manifestazione. La testa del corteo è stata presa dagli attivisti dei centri sociali come “Je so pazz” che hanno esposto un striscione sul quale c’è scritto “Liberiamoci da fascismo, razzismo, guerra, sfruttamento e governo Renzi “. L’area più dura vuole incentrare la protesta in particolare contro il governo. Si raccolgono firme contro l’Italicum. Lo striscione dell’Anpi invece è finito dietro.
La contestazione della Valente. Durante la manifestazione tensione all’arrivo del candidato a sindaco Valeria Valente: la Valente è stata aggredita verbalmente in piazza Mancini da giovani dell’area antagonista. Sul posto la Digos.
Poco prima che partisse il corteo, il candidato sindaco del Pd, Valeria Valente, è stata duramente contestata da un gruppo di manifestanti dei centri sociali. La Valente è stata insultata e spintonata, le è stato rinfacciato anche l’incontro di ieri con Renzi. “Hai organizzato questa cosa per farti fotografar”. La deputata Pd è stata costretta ad allontanarsi.
Su quanto accaduto a Valeria Valente è polemica. “È stato un errore molto grave il 25 aprile è di tutti e nessuno può arrogarsi il diritto chi sta in un corteo e chi no – sostiene Arturo Scotto capugruppo “Sinistra italiana” alla Camera – pochi intolleranti non rovinano la bellezza di queste corteo che sfila per dire siamo tutti antifascisti”. Sulla stessa linea Mario Coppeto, presidente V municipalità, intervenuto a difesa di Valente: “Il corteo del 25 aprile è di tutti, nessuno deve essere cacciato. Siamo qui per dire no a fascismo e camorra “.
In mattinata, in occasione del 71esimo anniversario della Liberazione, il sindaco Luigi de Magistris ha deposto corone d’alloro al Mausoleo di Posillipo e in piazza Carità presso la Stele a Salvo d’Acquisto. Nel pomeriggio era prevista l’esibizione di fanfare e sbandieratori ed alle 20 un momento pubblico sul pontile Castel dell’Ovo con la partecipazione dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e dell’Istituto campano per la storia della Resistenza “Vera Lombardi” e subito dopo – intorno alle ore 20.30 sempre a Castel dell’Ovo – l’evento “Schermo dei Diritti Universali – immagini e suoni della Liberazione” ed a seguire intorno alle 22,30 – la proiezione del film “Bruciate Napoli” di Arnaldo Delehaye. La giornata si sarebbe dovuta concludere alle ore 23 con i fuochi tricolori da Castel dell’Ovo. Ma a causa del previsto peggioramento delle condizioni meteorologiche in città le iniziative celebrative per la Liberazione del pomeriggio (dalle ore 16 alle 23) sono annullate e rinviate al primo maggio.