Il Garante privacy ha dato il via libera a un’azienda operante nel settore dei semiconduttori di utilizzare un nuovo impianto di videosorveglianza dotato di software ”intelligent video”. Questo impianto è munito di sistema di riconoscimento sulla base di modelli comportamentali in grado di individuare condizioni anomale (ad esempio la rilevazione di un uomo a terra) e di telecamere termiche, che, senza effettuare alcuna identificazione, avrebbero la funzione di attivare l’allarme a seguito dell’individuazione di forme in movimento in una “no access zone”.
Tutto il sito produttivo è classificato come ”a rischio di incidente rilevante” e per questo, considerando l’ubicazione isolata del sito, il delicato settore produttivo e le specifiche esigenze del rispetto di elevati standard di sicurezza nazionali ed internazionali, l’Autorità, si legge nella Newsletter, ha ritenuto che la richiesta della società possa essere accolta perché conforme ai principi del Codice della privacy.
Con le stesse motivazioni, il Garante ha autorizzato la società anche alla conservazione delle immagini rilevate per 45 giorni, con lo scopo di monitorare lo stabilimento produttivo e individuare i responsabili di eventuali fatti illeciti, anche a seguito di intrusioni e furti già denunciati. Ad eccezione della visione da parte dell’Autorità giudiziaria, l’accesso alle immagini potrà avvenire solo nel rispetto di quanto stabilito dagli accordi sindacali aziendali e le stesse non potranno essere diffuse o comunicate.