Papa: aiuti umanitari ostacolati dalla burocrazia mentre le armi circolano libere
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Papa: aiuti umanitari ostacolati dalla burocrazia mentre le armi circolano libere

Francesco: i piani di sviluppo sono rallentati da decisioni politiche, le armi circolano con quasi assoluta libertà.

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13 Giugno 2016 - 12.11


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Un’altra stoccata politica firmata da Papa Francesco. Un pontefice che alle ingiustizie proprio non ci sta. Dopo le parole d’amore verso i malati, oggi pugno duro contro la spudorata e libera circolazione delle armi e il “paradossale fenomeno” che vede “gli aiuti e i piani di sviluppo (particolarmente in zone di conflitto, ndr) ostacolati da intricate e incomprensibili decisioni politiche, da forvianti visioni ideologiche o da insormontabili barriere doganali, le armi no; non importa la loro provenienza, circolano con una spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo”. “Perciò urge de-burocratizzare tutto quanto impedisce che piani di aiuti umanitari realizzino gli obiettivi”. Così il Papa al Pam, Programma Alimentare Mondiale.

Sognatori. “Abbiamo bisogno di sognare, ci occorrono sognatori”, ha commentato il Papa dopo aver incoraggiato i membri del Pam: “ad andare avanti. Non lasciatevi vincere dalla fatica, – ha detto – né permettete che le difficoltà vi facciano desistere. Credete in quello che fate e continuate a mettervi entusiasmo, che è il modo in cui il seme della generosità può germinare con forza”. 

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La terra. “La terra, maltrattata e sfruttata, in molte parti del mondo continua a darci i suoi frutti, continua ad offrirci il meglio di sé stessa; i volti affamati ci ricordano che abbiamo stravolto i suoi fini. Un dono, che ha finalità universale, lo abbiamo reso un privilegio di pochi. Abbiamo fatto dei frutti della terra – dono per l’umanità – commodities di alcuni, generando in questo modo esclusione”. Lo ha detto il Papa al Pam, Programma Alimentare Mondiale (PAM – WFP).

La fame. La “fame” non è un dato naturale, né “frutto di un destino cieco di fronte al quale non possiamo fare nulla”. Lo ha detto il Papa in visita al Pam. Se dimentichiamo il volto della miseria, iniziamo “a parlare e a discutere su ‘la fame’, ‘l’alimentazione’, ‘la violenza’, lasciando da parte il soggetto concreto”. “Quando mancano i volti e le storie, le vite cominciano a diventare cifre”, si burocratizza il dolore, “ci occupa di pratiche, la compassione, invece, si mette in gioco per le persone”.

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