È stato identificato l’uomo che ha picchiato Luca Isoni, il disabile di 37 anni aggredito davanti a una discoteca di San Teodoro (Olbia) all’alba di domenica 10 luglio. Ad essere fermato è B.A., un ragazzo di 27 anni che vive nel sassarese. A incastrare l’uomo è lo stesso filmato, postato sui social network, e diventato un caso nazionale, tanto che il ministro per le riforme, Maria Elena Boschi, dopo aver visto le vergognose immagini, ha chiesto “giustizia” per quanto accaduto.
L’aggressore, per rimediare alla violenza, ha provato a chiedere scusa su Facebook: “Come pubblicamente è stato il male, sarà anche il bene, perciò chiedo umilmente scusa al ragazzo a cui ho fatto del male, sottolineo non è un invalido, e che l’accaduto non è privo di motivazioni se pur ugualmente ingiustificabile. Scusa alla mia famiglia e scusa agli amici e non, che hanno dovuto vedere questo video”. Il post è stato dapprima rimosso, poi il profilo di B.A. è stato chiuso dallo stesso proprietario.
A ricostruire i fatti sono stati i carabinieri di Olbia, guidati dal comandante Alberto Cicognani, che sono risaliti all’aggressore grazie al video e al racconto della vittima: Isoni conosceva l’uomo che lo ha picchito notte fra sabato e la mattina successiva in un parcheggio vicino alla discoteca La Luna, a San Teodoro. Dopo il pestaggio, il disabile è stato lasciato a terra, mentre un gruppo di persone, forse sei, tra queste anche tre ragazze, osservava e filmava tutto. Ad aiutare l’uomo, in un secondo momento, sono stati i proprietari della discoteca, che hanno chiamato il 118. Dopo le cure al pronto soccorso, per il disabile è giunta una diagnosi con prognosi di 45 giorni per un trauma cranico e alcune fratture. Il disabile in un primo momento aveva raccontato al fratello di essersi fatto male cadendo dalla moto: solo grazie al video pubblicato su Facebook i familiari hanno scoperto la verità, denunciando l’aggressione. I carabinieri comunque oltre al 27enne stanno cercando di capire tutte le persone che erano lì con lui e che hanno assistito senza fare nulla al pestaggio.
“Le indagini sono coperte da segreto istruttorio sino a quando la Procura non le avrà chiuse”, ha detto il comandante del Reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, Alberto Cicognani. “Al di là di quanto dichiarato dalle due parti e dall’evidenza del video – ha aggiunto il comandante Cicognani – le indagini sono volte a ricostruire quanto realmente accaduto”.
“Dalla visione del filmato e dalla prima ricostruzione dei fatti, l’imputazione che ci aspettiamo come parte civile è quella di lesioni dolose gravi aggravate dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi. Ma spetta alla Procura di Nuoro formalizzare l’accusa, noi attendiamo che la giustizia faccia il suo corso”, lo ha detto L’avvocato della vittima, Nicola di Benedetto, che ha poi aggiunto: “A mio avviso l’autore dell’aggressione potrebbe essersi macchiato del reato di lesioni dolose gravi, a cui si dovrebbe sommare l’aggravante della premeditazione: dalle immagini, infatti, si vede il 27enne avvicinarsi alla vittima e solo in quell’istante inizia la registrazione che riprende il pestaggio. Non solo. Si profila anche la crudeltà perché il sassarese infierisce sulla vittima anche quando questa era a terra, indifesa. Ci sono poi i futili motivi: ad oggi non si comprende cosa abbia scatenato questa violenza, posto che Isoni si fidava di quel ragazzo, con il quale la sera prima era uscito. In ultima analisi – conclude il legale – c’è l’omissione di soccorso, in quanto Luca è stato lasciato a terra ferito”.
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