Tic, tac donne, tic tac…Scatta il 22 settembre il Fertility Day, la data per ‘inneggiare’ alla procreazione come “bene comune”. Ma l’ansia da “utero” nelle donne è già scattata. Sottoforma di polemica, però. ‘L’utero è mio e lo gestisco io’ urla il web a cui la campagna del Ministero della Salute proprio non va giù.
‘Fateli presto i figli’, sembra sussurrare la Ministra Lorenzin. L’ennesimo manifesto del Popolo della Famiglia sembra reclamare: ‘Ne abbiamo bisogno’. Anche se siete disoccupate, vi pagano con i voucher, la banca non vi da il mutuo, i vostri genitori sono esodati, negli asili nido non ci sono posti e tutte le cose per l’infanzia (dal latte in polvere ai pannolini) vi costano un rene. Donne su, moltiplicatevi che in fondo in fondo il vostro ruolo è sempre stato questo.
Twitter. “Un governo democratico e progressista? La comunicazione #FertilityDay mi ricorda altro e produce rabbia non speranza” scrive su Twitter Raffaele. Ma sono le donne, giustamente, le prime a asentirsi chiamate in causa: “Ripetiamo tutti insieme: LE DONNE NON SONO MACCHINE SFORNA BAMBINI. #fertilityday“
Anche Dio entra nella polemica, e il fake in persona twitta:” Basta con le polemiche sul #FertilityDay: dovete fare figli e farli crescere ai nonni con la pensione minima, come da tradizione.
Non poteva mancare Roberto Saviano: Il #fertilityday è un insulto a tutti: a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno”. E Michela Murgia ironica: “Io non avevo intenzione di procreare, ma la campagna ministeriale del #fertilityday mi ha convinta!”.
Qualcuno si è spinto anche un po’ più in là, nella terra della satira. Cinguetta maligno Luca Bottura: “Il dubbio” con una foto ironica molto eloquente.
Foto: dal twitter di Luca Bottura, l’immagine satirica.
La campagna. La giornata nazionale di informazione e formazione sulla fertilità promossa dal ministero della Salute si terrà il 22 settembre prossimo. Il Piano Nazionale per la fertilità – si avete letto bene, suona davvero da ventennio – disponibile sul sito del ministero: “L’istituzione di una Giornata nazionale dedicata al tema della fertilità rappresenta un’occasione per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema. Può diventare una proposta d’incontro sul tema della fertilità con i giovani, gli insegnanti, le famiglie, i medici, coinvolgendo proprio questi ultimi in una serie di iniziative a partire dagli stessi studi medici”.
L’obiettivo è di “mettere a fuoco con grande enfasi il pericolo della denatalità, la bellezza della maternità e paternità, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l’aiuto della Medicina per le donne e per gli uomini che non riescono ad avere bambini, prima che sia troppo tardi”. Spiega il ministro Beatrice Lorenzin che la fertilità è un punto “di notevole rilievo alla luce del trend di denatalità che vive il nostro Paese”. Riproducetevi, dunque!
Ecco perchè: riproduzione, bene comune. Perchè? Che domande. Lo spiegano bene gli slogan usati dalla campagna a promozione degli uteri in azione. Perché “la fertilità è un bene comune”. Perchè la “Costituzione tutela la procreazione cosciente e responsabile”. Perchè “essere genitori giovani è il modo per essere creativi”. Ma soprattutto perchè “la bellezza non ha età…la fertilità si!” tic, tac donne, tic tac…