Contestarono Salvini a Viareggio: 28 condannati per adunanza sediziosa
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Contestarono Salvini a Viareggio: 28 condannati per adunanza sediziosa

Dovranno pagare una multa di 1.250 euro a testa. I fatti nel maggio 2015

Salvini a Viareggio
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23 Settembre 2016 - 11.24


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Condannate 28 persone che contestarono il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a Viareggio il 16 maggio 2015. Dovranno pagare una multa di 1.250 euro. E’ quanto annuncia sulla pagina Facebook l’associazione Cantiere Sociale. La condanna è per adunanza sediziosa e, in un caso, per accensione e lancio di fumogeno. L’ accesa contestazione avvenne in piazza Margherita dove Matteo Salvini doveva intervenire ad una iniziativa pubblica per sostenere la candidatura a sindaco di Viareggio dell’avvocato Massimiliano Baldini. Il leader della Lega Nord fu accolto da fischi e lanci di uova da parte di decine di persone dell’area antagonista, dei centri sociali, appartenenti a sigle come Arci e varie associazioni. Tra loro la Digos individuò i responsabili dell’agitazione e scattarono le denunce. Ora i decreti di condanna emessi dal giudice di Lucca su richieste della procura. Il Cantiere sociale critica la decisione del tribunale di Lucca che ha inflitto le 28 condanne penali per le contestazioni a Matteo Salvini il 16 maggio 2015. “Sono medaglie perché crediamo sia giusto contestare Salvini ogni qual volta scende nelle piazze. Queste condanne non ci fermeranno – si legge sul loro profilo Facebook gli esponenti del Cantiere sociale -, ci fanno sorridere, le metteremo nel mobile come prova di quando Salvini è stato cacciato da Viareggio, dove la Lega non ha la forza nemmeno di aprire una sede. Rispediamo al mittente le minacce di Salvini che ci ha fatto poco tempo fa, dove diceva che sarebbe entrato a Viareggio con le ruspe. Noi siamo qui e ti aspettiamo insieme alle ruspe”. Quel giorno l’auto su cui viaggiava Salvini, quando arrivò a Viareggio fu accerchiata da contestatori e colpita con pugni. Poi è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l’autista dovette fermare l’auto con il leader leghista e dovette affrontare gli inseguitori, poi risalì e riprese la marcia. “Siamo tutti clandestini, siamo tutti omosessuali”: con questi slogan i contestatori di Matteo Salvini, tenuti a distanza dalle forze dell’ordine, l’hanno aspettato sulla Passeggiata di Viareggio. Furono lanciate anche delle uova. Oltre a bandiere rosse, una ragazza espose uno striscione con la scritta “Sono lesbica, sono rom, abbasso Salvini”

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