Goro galvanizza fascisti e leghisti: no ai profughi a Milano
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Goro galvanizza fascisti e leghisti: no ai profughi a Milano

Un centinaio di facinorosi davanti alla caserma Montello che dovrebbe ospitare alcuni rifugiati

Goro galvanizza fascisti e leghisti: no ai profughi a Milano
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27 Ottobre 2016 - 21.30


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Viva Goro, abbasso il centro di accoglienza. Fascisti, razzisti, xenofobi sotto il cappello di Lega Nord, Fratelli d’Italia, Lealtà e Azione nonché gli improbabili di Casapound si sono radunati davanti alla caserma Montello di Milano che secondo gli accordi fra Comune e Prefettura verrà destinata all’alloggio dei profughi per poco più di un anno.
 “Dobbiamo fare fronte unico – ha detto al megafono Davide Boni davanti a un centinaio di xenofobi e fascisti -. Goro sia d’esempio: blocchiamo le strade. Non è giusto che un italiano o un milanese abbiano meno diritti degli altri. Basta con questa filosofia del falso buonismo, dell’essere sempre aperti a tutti, aperti a chi scappa dalla guerra. Abbiamo visto che oltre metà di chi non scappa dalla guerra”.
 Parole scandite fra cenni d’approvazione e fra le bandiere del Carroccio e di Fratelli d’Italia.
 A seguire, il corteo con tricolori e bandiere della testuggine di Casapound a suon di cori e slogan: “Difendiamo la nazione non vogliamo immigerazione”, “Renzi scafista sei il primo della lista” e “Il centro d’accoglienza non lo voglio”.
Una vergogna. Del resto, in questi tempi bui, il fascismo e l’intolleranza dilaga. E l’Unione Europea tra “pilatismo” e ignavia parla solo di muri e continua ad alimentare le guerra e la fame da cui i migranti fuggono.

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