E’ il Collegio Ipasvi di Pesaro-Urbino a scendere nella piazza virtuale di Facebook con un post che denuncia il manifesto di una serata a tema nel ‘Pepenero’, famoso locale di Riccione, con la pornostar Sofia Cucci che invita tutti al ‘Sexy Hospital’, stasera e domani in discoteca. “Giochiamo al malato e all’infermiera?” si legge nel cartello. Le Peperine saranno, infatti, si legge, in costume da infermiera e da Dottoressa.
“Nel giorno della massima attenzione sul ruolo della #donna e sulle violenze cui è sottoposta c’è chi ancora gioca sullo stereotipo dell’infermiera sexy” denuncia la rappresentanza degli infermieri sulla sua pagina Facebook. “Anche questa è violenza, mancanza di rispetto per la dignità professionale” sottolineano nel post, chiedendo “ai sindaci dei territori interessati l’immediata rimozione di questo manifesto”. “In queste ore la pagina FB del locale Pepenero è sommerso da messaggi di indignazione, nonostante le scuse pubblicate oggi sul quotidiano ‘Il Resto del Carlino'” concludono dall’Ipasvi.
Tanti, tantissimi i messaggi sulla loro bacheca. C’è Ana Laura che, recensendo il locale con una sola stella, scrive su un post: “Denigrare la figura delle infermiere solo a fini commerciali… Pessimi! Uscite dagli stereotipi, siate un po’ più originali, su! Ah, curiosità: dopo l’hospital day, a quando uno studio legale day o uno scuola day?? Senza idee…”. Ma anche Francesca che ironicamente ringrazia “per aver ridicolizzato la nostra professione per l’ennesima volta”. E aggiunge: “Neanche vi degnate, poi, di togliere questa schifezza di manifesto”. Stesso giudizio negativo anche da Luisella, che li definisce “ridicoli” e “senza rispetto per il lavoro altrui”, facendo notare che in rianimazione, dove lavora, “c’è poco da giocare”.
La replica del Pepenero Staff non si è fatta attendere. Sexy Hospital, così come 1000 altre feste a tema e manifestazioni teatrali, ironizza su uno dei giochi più vecchi al Mondo, il malato e il Dottore o l’Infermiera” scrivono sulla pagina Facebook del locale. “Nessuna mancanza di rispetto per una categoria, gli operatori della Salute, che tutti Amiamo e Rispettiamo e di cui chiunque prima o poi avrà bisogno”.