Campidoglio blindato: i dipendenti non possono parlare con la stampa
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Campidoglio blindato: i dipendenti non possono parlare con la stampa

Nel nuovo codice di comportamento oltre al divieto di parlare con gli organi d'informazione senza autorizzazione c'è anche la tutela dell'anonimato per chi denuncia illeciti.

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11 Gennaio 2017 - 18.47


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Nel codice di comportamento dei dipendenti di Roma Capitale aggiornato dal Campidoglio secondo le indicazioni dell’Anac attraverso una delibera approvata il 30 dicembre scorso c’è anche il divieto di parlare con gli organi d’informazione senza autorizzazione.
“Salvi i diritti e le prerogative sindacali – si legge in un passaggio del codice relativo ai ‘rapporti con il pubblico’ – il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’Amministrazione. Il dipendente non intrattiene, a nome e per conto dell’Amministrazione, rapporti con gli organi d’informazione circa l’attività del servizio di appartenenza, salvo che non si autorizzato”.

Stretta sui regali “ammissibili” per i dipendenti del Campidoglio e anonimato per i whistleblower, ovvero chi denuncia illeciti e irregolarità.

Secondo il nuovo codice i dirigenti hanno anche la responsabilità di vigilare sul rispetto delle misure per la prevenzione e il contrasto della corruzione.
Le disposizioni prevedono il dovere di segnalare ai superiori (fermo restando l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria) eventuali situazioni di illecito di cui si venga a conoscenza. Il “dipendente che segnala un illecito ha il diritto di essere tutelato” anche con la “tutela dell’anonimato dell’identità del segnalante, fatta eccezione per i casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione», si legge nel nuovo codice.
Ancora: “il dipendente non accetta per sé o per altri regali o altre utilità salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e delle consuetudini2. Il “modico valore” è quantificato in una cifra fino a 100 euro annui, mentre nel codice precedente – datato 2013 – il limite orientativo era 150 euro.

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