“La ‘ndragngheta si dimostra ancora una volta monopolista assoluta del traffico”. Sono le parole di Nicola Gratteri sull’indagine condotta dalla polizia tributaria di Catanzaro che ha portato al più grande sequestro di droga realizzato in Italia, con sigilli a beni per 8 milioni di euro, 15 regioni italiane coinvolte.
8 tonnellate di droga sequestrate e 54 arresti. Sono numeri da record quelli della prima maxioperazione antidroga firmata da Nicola Gratteri come capo della Dda di Catanzaro, insieme al Gico della Guardia di Finanza. “Ancora una volta la ‘ndrangheta si dimostra monopolista assoluta del traffico di droga e non si tratta solo di cocaina” dice il magistrato, che sta seguendo da vicino l’esecuzione dei provvedimenti. “Nel corso dell’indagine abbiamo sequestrato anche hashish, marjiuhana ed eroina”. Un dato estremamente significativo a detta del procuratore capo della Dda di Catanzaro e che in futuro bisognerà necessariamente tenere in considerazione.
“La guerra in Afghanistan ha rafforzato i talebani, che stanno smerciando un’enorme quantità di eroina a prezzo bassissimo ed è sempre la ‘ndrangheta ad occuparsi dell’importazione, attraverso la Turchia”. Ma i clan non hanno abbandonato il loro core-business. L’indagine è stata in grado di documentare anche un gigantesco traffico di cocaina dalla Colombia. Dalle coste dell’America Latina, la “bianca”- spiega il procuratore capo della Dda di Catanzaro – arrivava “nei porti di Gioia Tauro, Genova e Napoli” spesso attraverso una triangolazione con gli scali di Spagna e Olanda
500 finanzieri hanno lavorato di concerto in queste ore sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro.