“È stato realizzato un lavoro straordinario in tempi molto rapidi che ci induce da una parte all’ottimismo e dall’altra, come sanno bene il sindaco, la presidente della Regione e il commissario straordinario, ad essere veloci dappertutto”. A dichiararlo è stato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine della visita alle 18 casette consegnate agli sfollati di San Pellegrino di Norcia, sottolineando come “Questo è un esempio”.
È intervenuto anche Vasco Errani, commissario alla ricostruzione post terremoto, con un piede giù fuori dal Pd, parlando a SkyTg24: “Non abbiamo assolutamente perso sei mesi. Questo terremoto, grazie al Governo precedente e a questo Governo che lo riconferma, ha l’impianto più solido e più concreto nel rispondere ai problemi della ricostruzione. È chiaro che se ti trovi di fronte alla più grande emergenza del Paese degli ultimi 100 anni, in più arriva una neve storica, in più hai almeno cinque terremoti, sei di fronte a una situazione complessa e difficile, ma la stiamo affrontando.
“Abbiamo già l’ordinanza per i danni lievi, l’ordinanza per il recupero di tutti i danni delle imprese, per cui si può cominciare a intervenire sulle imprese, l’ordinanza per le scuole, con cui stiamo avviando un piano straordinario di ricostruzione di 21 scuole nuove e l’adeguamento delle scuole danneggiate. Alla fine della prossima settimana uscirà l’ordinanza per i danni più gravi. Non credo si possa dire che la ricostruzione è ferma”, ha affermato ancora Errani.
Se si guarda al Lazio, con Amatrice, Accumoli, altri comuni, prosegue il commissario, “parliamo di un territorio limitato. Se andiamo nelle Marche parliamo di un territorio enorme, con grandissime difficoltà infrastrutturali e di collegamenti già da prima. Tutto questo ha rappresentato un problema, che stiamo cercando di affrontare. Prima di tutto, lo abbiamo deciso l’altro giorno ad Ancona, con i sindaci e la Regione, nelle Marche, modificando la nostra organizzazione, dobbiamo articolare gli uffici della ricostruzione a livello delle Province, i sindaci li riuniamo insieme a livello dei territori provinciali, per avere un rapporto più diretto e per avere più concretezza nel confronto”, ha incalzato ancora Errani.
Parole che arrivano dopo le critiche dello stesso Errani che ammoniva la lentezza con cui si stava intervenendo nel post sisma: “Casette, stalle, macerie…è tutto fermo. Questa non è ricostruzione, non lo è, questa è gestione dell’emergenza. Non sto dando la colpa a nessuno, non stiamo giocando a ping pong, ma è arrivato il momento che ci diamo un’organizzazione altrimenti non riusciamo a rispondere al problema”.