Preside picchiato a scuola con calci e pugni, Udir: lo Stato è latitante
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Preside picchiato a scuola con calci e pugni, Udir: lo Stato è latitante

L'aggressione è avvenuta tre giorni fa, quando due uomini hanno fatto irruzione nel suo ufficio aggredendolo.

Immagine di repertorio
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27 Febbraio 2017 - 11.38


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Calci e pugni per costringerlo ad andarsene dalla scuola di Pedara. Era successo tre giorni fa a Fernando Rizza, preside di 54 anni all’istituto comprensivo “Salvatore Casella”, raggiunto nel suo ufficio da due uomini a volto scoperto che hanno fatto irruzione nella stanza e lo hanno colpito da schiaffi, calci e pugni, per poi andare via scappando e portandosi dietro il telefonino. «Da qui te ne devi andare», avrebbero urlato uscendo dall’edificio.

Oggi è arrivata la segnalazione dell’Udir, il sindacato dei dirigenti scolastici, che “denuncia l’assoluta latitanza dello Stato nei confronti di chi ha l’onere di rappresentarlo nel territorio, esprimendo solidarietà al collega Fernando Rizza, per l’ennesima volta vigliaccamente intimidito durante l’esercizio delle sue funzioni”.

Rizza non sa darsi spiegazione sul perché dell’aggressione: «Viviamo in una società che ha perso i valori e magari si pensa di ottenere un diritto agendo con queste forme sbagliate», ha raccontato al quotidiano La Sicilia. “Un’ipotesi? Nel nostro lavoro – ha sottolineato Rizza – qualsiasi cosa può essere un pretesto per essere aggrediti e, pensandoci, potrebbero essere cento i motivi. La nostra attività ha tanti rischi perché legata ad un confronto diretto con un’utenza molto varia e con tanti dipendenti. Il nostro è un lavoro complicato e siamo abbandonati dalle istituzioni”.

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