“Nel giorno dell’8 Marzo accolgo qui al Quirinale la passione, le fatiche, i sogni, le amarezze e la gioia di tutte le donne italiane. Della metà dell’Italia! E vi ringrazio per la vostra quotidiana e spesso faticosa azione in favore di una società più equa, più accogliente, più solidale e più integrata”.
Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il proprio discorso in occasione dell’8 Marzo, dedicato quest’anno alla pace, sottolineando quanti “ostacoli, incomprensioni e pregiudizi” le donne debbano ancora affrontare.
Sottolineando che quella del femminicidio è ormai in Italia “un’emergenza sociale tragica e inquietante. “Spero in una rapida e definitiva approvazione del provvedimento che tutela i figli delle donne uccise dai propri compagni”, ha anche detto Mattarella. La proposta di legge è passata alla Camera lo scorso 3 marzo ed è ancora in attesa di essere approvata in via definitiva.
“Assume grande significato – ha detto il presidente – l’approvazione alla Camera, all’unanimità, del provvedimento che assicura un futuro di dignità e speranza ai figli delle donne uccise dai propri compagni o ex compagni”.
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