Carminati parla a mafia capitale: sono fascista e contento di esserlo
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Carminati parla a mafia capitale: sono fascista e contento di esserlo

L'ex Nar in videoconferenza: questo processo è una cosa ridicola ma è diventata serioa solo perché ci sono io

Massimo Carminati
Massimo Carminati
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29 Marzo 2017 - 14.57


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Lui è stato in mezzo a tante trame. Ed è forse il filo conduttore di una vita vissuta tra carcere e processi: “Sono un vecchio fascista degli anni ’70, sono contento di essere quello che sono”.
 Lo ha detto Massimo Carminati durante l’interrogatorio su Mafia Capitale organizzato nel carcere di Rebibbia. L’ex Nar è intervenuto in video conferenza dal carcere di Parma. Riguardo ai pedinamenti e alle intercettazioni subiti “a partire almeno dal 2011”, Carminati ha affermato: “Me ne sono accorto quasi subito. Ho un occhio solo, ma ci vedo bene lo stesso”.
Piena in ogni ordine di posto l’aula bunker di Rebibbia, dove l’esame dell’ex Nar è iniziato in ritardo per problemi di audio con il collegamento con Parma. Carminati è detenuto nel carcere emiliano in regime di 41-bis.
“Se non ci fossi stato io, questo processo sarebbe stato una cosa ridicola. Ma siccome c’è Carminati è diventato una cosa seria”, ha affermato l’ex estremista di destra, ricostruendo il suo rapporto con Salvatore Buzzi. “Io gli voglio bene a Salvatore – ha aggiunto – nonostante non capisca la sua scelta processuale. Si è tagliato i ponti con il passato e conosco le difficoltà che ha avuto a fare questa scelta, mi dispiace di essere stato io a causare questa situazione”.
“Io mi offendo veramente quando mi dicono che sono dei servizi segreti. Ma quali servizi”. Così Massimo Carminati ha risposto ad una domanda del suo difensore Ippolita Naso, sottolineando che lo stesso ministro dell’Interno Marco Minniti, quando era sottosegretario con delega agli 007, ha smentito la circostanza. “M’ha difeso Minniti, non so cosa dire di più e non mi interessa proprio. Io sono il pregiudicato Massimo Carminati, accusato di tutte le nefandezze di questo mondo”, ha aggiunto.
“Conoscermi è stata una disgrazia – ha proseguito l’ex estremista di destra – chi mi ha sfiorato negli anni è finito nei guai. Dovete decidere se sono Fantomas o se sono un cretino. Nel primo caso Minniti quando è venuto a testimoniare ha seguito i miei ordini, altrimenti io sono solo un cretino. Decidete voi”.
“Io vengo da un mondo diverso. Il ‘mondo di sotto’ è più serio e onesto. Quelli ‘di sopra’ sono tutti dei ‘sola’ e dei truffatori”, ha detto Carminati parlando ancora del suo rapporto con Buzzi ma anche con l’amministrazione comunale di Alemanno. Ricostruendo la vicenda dei mancati pagamenti per i lavori al campo nomadi, Carminati sostiene di essere stato truffato dal Comune: “Sono dei truffatori, hanno fatto fare un lavoro sapendo bene che non avrebbero pagato. La prova che non conosco Alemanno e Antonio Lucarelli (all’epoca capo della segreteria di Alemanno in Campidoglio, ndr) è proprio questa: se li avessi conosciuti gli sarei andato a buttare giù la porta di casa”.
“Io vengo dal mondo di sotto, se fai una cosa nel mondo di sotto si paga, questi del mondo di sopra sono tutti dei ‘sola’. Il mondo di sotto è un mondo semplice, molto più serio”, ha aggiunto.

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