Migranti, #IoDiserto: nasce la Rete di operatori sociali contro lo scempio Minniti
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Migranti, #IoDiserto: nasce la Rete di operatori sociali contro lo scempio Minniti

Domani il presidio per dire no alla "guerra", da parte del Governo Gentiloni, "contro chi vive nella marginalità sociale".

Ministro Minniti
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10 Aprile 2017 - 18.22


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Dal Tribunale ‘speciale’ per i migranti al mini daspo contro chi “mina il decoro ubano”. Nasce la Rete degli operatori sociali contro i decreti Minniti-Orlando in materia di migranti e di sicurezza e decoro urbano. L’esordio è avvenuto sabato scorso, a Roma, dove più di 200 operatori sociali provenienti da tutta Italia si sono riuniti per discutere degli effetti dei nuovi provvedimenti legislativi in discussione in Parlamento. La neonata Rete, in una nota, parla di una “guerra”, da parte del Governo Gentiloni, “contro chi vive nella marginalità sociale, che ci vorrebbe ‘soldati’ in prima linea, in alcuni casi e situazioni con parificazione del nostro ruolo e della nostra funzione a quelli del Pubblico Ufficiale”. Gli operatori sociali preannunciano che parteciperanno al presidio davanti al Parlamento che si terrà domani, nel pomeriggio, in concomitanza con il voto di fiducia alla Camera sul dl Minniti.

“Vogliono che diventiamo anello della catena di controllo sociale e repressivo. Siamo l’anello debole di questa catena, proprio per questo possiamo agire una potenza enorme nel resistere e nel far inceppare il meccanismo securitario. Abbiamo bisogno di strumenti comuni, legali e giuridici, sociali e politici; una dimensione, questa, che può essere costruita solo insieme a molti altri e dentro a quella campagna culturale, sociale e politica di cui si vedono già le premesse e di cui saremo uno dei motori” si spiega nella nota. “La restrizione dei diritti di alcuni diventa la restrizione delle liberta’ di tutti, minare il diritto d’asilo significa compromettere il diritto alla vita.

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L’istituzione di ‘tribunali speciali’ per migranti, il diritto differenziale a seconda della ‘categoria sociale’ di appartenenza, il confino urbano che può essere agito dal Sindaco e dal Questore nei confronti delle persone che ‘minano il decoro urbano’ utilizzando il mini-daspo, sono solo gli strumenti più eclatanti, significativi di un disegno più ampio. Il messaggio è chiaro: nessuno è uguale davanti alla legge” concludono inaugurando l’hashtag #IoDiserto. 

Foto Facebook: @operatorisocialiautoconvocati

 

 

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