Il 14 maggio del 1860, Salemi, la cittadina siciliana in provincia di Trapani, fu per un solo giorno la prima Capitale dell’Italia unita.
Giuseppe Garibaldi, infatti, dopo essere sbarcato a Marsala, si diresse alla volta di Salemi dove proprio il 14 maggio, fu accolto con grande entusiasmo dalla popolazione. Grazie all’aiuto del barone Giuseppe Triolo di Sant’Anna di Alcamo, che si era a lui unito con una banda di picciotti assunse il dominio in nome di Vittorio Emanuele II re d’Italia.
Nella Piazza del municipio, denominata “Dittatura” in ricorrenza dell’evento, una lapide ricorda che in quella data Giuseppe Garibaldi arrivò a Salemi dichiarandosi dittatore del Regno delle Due Sicilie: “Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all’eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l’opera sarà facile e breve. All’armi dunque!”.
In quell’occasione l’Eroe dei Due Mondi fece issare sulla cima della torre cilindrica del castello Normanno-Svevo la bandiera tricolore proclamando Salemi la prima capitale d’Italia, onorificenza ce però come detto durò solo un giorno.