Meno male che alla fine non è accaduto nulla di grave, vandalismo a parte: alcuni teppisti nella notte hanno mandato in frantumi la vetrata dello studiolo dove scrive e scolpisce il legno e lui li ha inseguiti con l’accetta.
Protagonista della vicenda è stato Mauro Corona, l’artista che vive e lavora a Erto e Casso, vicino Pordenone.
Nella notte tra sabato e domenica alcune persone hanno utilizzato una scultura in bronzo – che si trovava di fronte alla bottega – per infrangere la vetrata. Lo scrittore stava riposando all’interno ma dopo l’accaduto si è messo al loro inseguimento imbracciando un’accetta. “Se li avessi presi ci sarebbero stati tre morti”, ha affermato l’artista, che poi ha aggiunto: “Li ho rincorsi ed ero armato, ringrazio Sant’Antonio per non essere riuscito a raggiungerli, perché li avrei ammazzati senza pietà”.
I vandalismi hanno riguardato anche altre zone del paese. Corona èpersuaso si tratti di un gruppo di giovani che era salito in Valcellina per partecipare a una manifestazione sportiva perdendo il controllo dopo aver bevuto fino a notte fonda: “Non bisogna dire che sono ragazzate, non è così – ha detto lo scrittore -. A me non disturba il danno economico e il fastidio di dover sostituire la vetrata, ma l’affronto, l’ umiliazione e la vigliaccheria dimostrata. Questi sono dei delinquenti”.
Indagini in corso da parte delle forze dell’ordine che stanno analizzando i filmati della video-sorveglianza: una telecamera potrebbe aver inquadrato i vandali proprio mentre fanno cadere la scultura sulla vetrata.
Vandali in casa di Mauro Corona, lui li insegue con l'accetta: li avrei uccisi
Distrutta la vetrata dello studio dello scrittore: se li avessi presi ci sarebbero stati tre morti
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31 Luglio 2017 - 09.22
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