La Procura di Milano ha aperto un’imputazione nei confronti di tre frati francescani, responsabili a quanto pare di un buco di 20 milioni di euro nelle casse dell’ordine. Ex amministratori di tre enti dei Frati Minori, nel caso sarebbe coinvolto anche un sedicente broker, Leonida Rossi, poi morto suicida. Secondo la Procura di Milano, Rossi avrebbe ricevuto dall’Ordine dei frati minori, tra il 2007 e il 2014, somme fino a venti milioni di euro. Questi fondi sarebbero stati investiti in Svizzera a tassi di interesse interessanti. In un secondo momento, secondo quanto denunciato dai religiosi, Rossi non avrebbe restituito i soldi.
Il gip Maria Vicidomini ha respinto una richiesta di archiviazione e disposto l’imputazione coatta.