Niente Bella Ciao nel Giorno della Memoria: è una canzone di parte
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Niente Bella Ciao nel Giorno della Memoria: è una canzone di parte

In una scuola di Roma un gruppo di genitori si oppone alla canzone partigiana: dà una visione unilaterale della guerra

Bambini - scuola elementare
Bambini - scuola elementare
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27 Gennaio 2018 - 10.47


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Niente “Bella ciao” per la Giornata della Memoria. A Roma, nella scuola Franchetti dello storico quartiere di San Saba, i bambini avrebbero dovuto cantare la storica canzone partigiana per onorare la memoria di Bruno Fantera, “Giusto tra le nazioni” che salvò dalle deportazioni una famiglia di ebrei e a cui è stata dedicata una targa.
Durante una riunione del consiglio d’istituto, però, si legge su la Repubblica, alcuni genitori si sono lamentati per la scelta della canzone che, secondo loro, darebbe ai bambini una visione unilaterale degli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale.

Raffaella Cordeschi, una dei genitori membri del consiglio, spiega:”I genitori che si oppongono sostengono che “Bella ciao” è il simbolo di una parte politica e che la politica non deve entrare in questa celebrazione. Abbiamo cercato di spiegare che, al contrario, si tratta di un testo ormai patrimonio storico comune, calzante visto che il tutto si tiene in uno dei quartieri simbolo della resistenza al nazi-fascismo”. Un’altra consigliera, Camilla Buitoni, si dice stupita “proprio perché la stragrande maggioranza della comunità dei genitori è a favore della canzone e la scuola Franchetti è una splendida comunità aperta, plurale, progressista e libera”.

La domanda che sorge spontanea è: c’è una lettura diversa dello sterminio di sei milioni di ebrei? C’è qualcuno che può sentirsi offeso dalla verità?

Siamo circondati dai fascisti, dal fascistume e dai fascio-qualunquisti, Qualsiasi cosa pur di denigrare la Resistenza che ha portato la democrazia in Italia dopo la dittatura.

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