Sardegna, stop asciugamani in spiaggia: ecco il piano per salvare La Pelosa
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Sardegna, stop asciugamani in spiaggia: ecco il piano per salvare La Pelosa

La spiaggia, tra le più famose e belle d'Italia, sta lentamente scomparendo. Anche per i turisti che più o meno involontariamente si portano via la sabbia

La Pelosa
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20 Febbraio 2018 - 11.21


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Arrivano le prime indicazioni sul piano che il comune di Stintino e la regione Sardegna starebbero mettendo a punto per salvare la spiaggia de La Pelosa, una delle più famose e belle d’Italia. Una spiaggia che sta lentamente scomparendo a causa del maxi afflusso di turisti che, anche involontariamente, si portano via la sabbia.
Così per preservare questo patrimonio si cerca di correre ai ripari. Dalla prossima stagione saranno vietati asciugamani e borsoni, ci sarà l’obbligo di lavarsi i piedi all’uscita della spiaggia e guardie giurate a controllare i turisti.
Tra le principali cause della lenta scomparsa della spiaggia, ha detto Antonio Diana, il sindaco di Stintino, potrebbe essere proprio l’utilizzo di teli da spiaggia, che quando vengono ripiegati trattengono grandi quantità di sabbia.
Ma non è tutto. Diana ha presentato un progetto da 18 milioni di euro per riqualificare la spiaggia, con la rimozione della litoranea e la creazione di una passeggiata sopraelevata in legno. “Dopo dieci anni di progettazione, ha affermato il sindaco, si va nella direzione della deurbanizzazione della Pelosa e la ricostituzione del sistema dunale”.
Il nuovo lungomare sarà realizzato con una struttura e pavimentazione in legno. Sarà largo 4 metri e mezzo e si allargherà in coincidenza degli ingressi delle passerelle esistenti e dei punti panoramici. Saranno realizzate piste ciclabili, marciapiedi e tre rotatorie per migliorare il traffico. I parcheggi pubblici eliminati della litoranea saranno compensati da due piazzole di sosta in aree interne. Gli accessi alle proprietà private saranno rimossi, cambierà l’accessibilità alle case e si creeranno parcheggi per i privati. Il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto prima dell’estate, mentre a inizio autunno dovrebbe partire la gara d’appalto.

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