Firenze, rabbia della comunità senegalese: sputi contro il sindaco Nardella
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Firenze, rabbia della comunità senegalese: sputi contro il sindaco Nardella

Rabbia dopo l'assurda uccisione di Idy Diene. Scontri tra stranieri e polizia. Anche ieri momenti di forte tensione in città.

Firenze, presidio ponte Vespucci
Firenze, presidio ponte Vespucci
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6 Marzo 2018 - 17.00


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Il sindaco di Firenze Dario Nardella è stato allontanato dal presidio organizzato su ponte Vespucci dalla comunità senegalese all’indomani dell’omicidio di Idy Diene.
Il presidio, fino a quel momento pacifico, si è scaldato all’arrivo del primo cittadino. Nardella a quel punto, accerchiato dai contestatori e dai giornalisti, si è allontanato dalla zona calda. E’ in quel momento che, come confermato dallo stesso Nardella, ha ricevuto uno sputo da un antagonista conosciuto dalle forze dell’ordine.
“Mi allontano per non creare ulteriore tensione”. In questo momento la manifestazione è presidiata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa e la situazione sta tornando alla normalità.
Un invito alla calma è arrivato anche da Pape Diaw, ‘storico’ componente della comunità senegalese di Firenze. “Faccio appello a tutti di stare calmi, manifestare lo sdegno, niente violenza o dannegiamenti. Per favore calma”.
Il presidio era stato indetto dalla comunità senegalese fiorentina dopo l’omicidio di Idy Diene, il 54enne senegalese ucciso ieri dai proiettili sparati da Roberto Pirrone, un pensionato italiano di 65 anni. Per tutta la giornata decine di persone si erano recate a ponte Vespucci per esprimere il dolore della comunità per una morte assurda.
Il presunto assassino ha infatti raccontato di essere uscito di casa con intentio suicidi ma di non avere avuto il coraggio di farlo, sparando quindi a qualcuno per strada per finire in carcere. E uccidendo sul colpo Idy Diene.
Sempre ieri da ponte Vespucci era partito un corteo che aveva attraversato le vie del centro storico, fino a Palazzo Vecchio, dove una delegazione della comunità senegalese aveva incontrato l’amministrazione comunale. Durante il corteo c’erano stati momenti di tensione, con fioriere divelte e motorini e cestini rovesciati tra via Calzaiuoli e via Cerretani. Il sindaco Nardella aveva condannato i toni della protesta: “Comprendiamo il dolore ma qualunque forma di violenza contro la città è inaccettabile. I violenti vanno isolati e azioni del genere sono incivili oltre che irrispettose della memoria della stessa vittima”.

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