Funerali di Laura Petrolito, lanciata una molotov contro la casa del suo assassino
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Funerali di Laura Petrolito, lanciata una molotov contro la casa del suo assassino

Laura è stata uccisa dal compagno, Paolo Cugno. L'arcivescovo Pappalardo: "dobbiamo credere all'amore di Dio"

I pompieri davanti all'abitazione di Paolo Cugno
I pompieri davanti all'abitazione di Paolo Cugno
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22 Marzo 2018 - 18.52


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Durante i funerali di Laura Petrolito, la ragazza di 20 anni uccisa dal compagno 27enne Paolo Cugno nel siracusano, qualcuno ha lanciato una molotov proprio contro l’abitazione dell’assassino. Il rogo è divampato proprio mentre stava per iniziare il funerale di Laura, uccisa a coltellare e gettata in un pozzo a Canicattini Bagni. 

“Chiediamo al Signore che dia a Laura la vita eterna e susciti nell’animo di colui che è stata la causa di questa morte vero pentimento. Chiediamo al Signore che anche i nostri sentimenti siano quelli di Cristo Gesù”. Così ha parlato l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo, durante la sua omelia al funerale di Laura Petrolito. Il prelato si è rivolto alle migliaia di persone presenti all’interno della chiesa e fuori. “Ci siamo chiesti il perché di tanta violenza e il perché di tanta sofferenza – ha proseguito monsignor Pappalardo – e voi tutti avete vissuto con particolare partecipazione emotiva questi eventi tragici. Ma adesso ci troviamo in chiesa. Abbiamo iniziato questa celebrazione con il segno della croce riconoscendoci figli di quell’unico Padre”. L’arcivescovo ha indicato come esempio “Gesù che pone la sua vita sulla croce per noi uomini. Gesù morente chiede il perdono per i suoi crocifissori. Dobbiamo credere all’amore di Dio e dobbiamo consegnarci nelle mani di Dio. L’importante è sperimentare nella nostra vita l’amore di Dio che ci porta ad amare il nostro prossimo”. Monsignor Pappalardo ha ricordato anche “il versetto del salmo illumina la nostra preghiera: misericordioso e pietoso è il Signore. Chiediamo al signore che ci dia sentimenti e propositi di bene per cui viviamo come fratelli tra di noi”.
La bara è stata portata in chiesa in processione. All’uscita del feretro tanti palloncini bianchi e rossi a forma di cuore, con frasi scritte dalle amiche di Laura, sono stati liberati in cielo.
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