Reclutavano mercenari per combattere in Ucraina: arrestati 6 skinhead italiani
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Reclutavano mercenari per combattere in Ucraina: arrestati 6 skinhead italiani

Scoperta un'organizzazione che arruolava milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass, teatro degli scontri armati con le truppe del governo di Kiev

Reclutavano mercenari per combattere in Ucraina: arrestati 6 skinhead italiani
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1 Agosto 2018 - 07.26


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Scoperta un’organizzazione in Italia che arruolava mercenari per aiutare i ribelli sostenuti dalla Russia che combattono contro il governo ucraino. Sei le persone arrestate, estremisti di destra vicini all’area degli skinhead, mentre altre 7 risultano indagate. L’indagine è partita investigando sugli ambienti dei gruppi skinheads liguri.
I carabinieri del Ros hanno arrestato le 6 persone a Milano e nelle province di Avellino e Parma. Sono accusate di reclutamento di mercenari e combattimento in un conflitto armato estero. Secondo quanto emerso alcune indagini nell’area skinhead ligure hanno svelato l’esistenza di una struttura operante sull’asse Italia-Ucraina per il reclutamento di mercenari tra le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass, teatro degli scontri armati con le truppe del governo di Kiev.
Oltre agli arresti i carabinieri hanno effettuato una serie di perquisizioni nei confronti di altri 7 indagati. Le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura della Repubblica di Genova.

 

L’inchiesta si chiama 88 perché partita da accertamenti svolti in area skinhead in Liguria: le cifre 88 indicano infatti la doppia H, in quanto ottava lettera dell’alfabeto, ovvero il saluto nazista Heil Hitler.
“Da lì – ha evidenziato il pm del pool antiterrorismo Federico Manotti, titolare del fascicolo – si è colto che c’era altro dietro questo mondo estremo, ovvero la ricerca di risorse per combattere in fronti aperti. Il nazionalismo russo veniva, infatti, apprezzato da estremisti di destra, in una sorta di ribaltone storico, visto che nella Seconda Guerra mondiale erano gli Ucraini ad essere alleati con la Germania nazista”.
Il gruppo di mercenari italiani, coinvolti nell’indagine risulterebbero impegnati nell’ultimo triennio in Ucraina al fianco delle milizie filorusse nel teatro d’azione di Donbass, regione orientale dell’Ucraina, contesa fra l’esercito regolare e le formazioni che vorrebbero tornare sotto il controllo di Mosca. I soggetti destinatari di misure di custodia cautelare non sono foreign fighters, ma mercenari: “I primi, nella nostra legislazione combattono a favore di un’organizzazione terroristica – precisa Manotti – gli altri no, e la loro attività viene remunerata”.
I reati contestati sono, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata al reclutamento e al finanziamento di mercenari combattenti al fianco di milizie filorusse, reclutamento e istruzione dei mercenari, attività di partecipazione al conflitto, fatti aggravati dalla transnazionalità dei reati.

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