Il Premier Conte si ritroverà presto nella situazione di dover decidere i nuovi leader delle forze armate, forse già nel corso del prossimo mese. Se è scontato Mario Parente alla guida dell’Aisi, il servizio segreto ‘interno’, che è stato già confermato a giugno per i prissimi due anni, Aise (Agenzia Informazioni Sicurezza Esterna) e Dis (Dipartimento per le Informazioni della Sicurezza) possono essere soggetti a cambiamenti importanti. I due attuali leader, Alberto Manenti e Alessandro Pansa, hanno ricevuto una proroga revocabile di un anno a marzo, per dare il tempo al governo di scegliere i successori. Si tratta di una decisione che spetta esclusivamente a Conte, anche se deve – per legge – consultarsi con il capo (anzi, i capi) della forza di maggioranza, ossia Salvini e Di Maio, con i capi dell’opposizione e con il Copasir, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica.
Per il Dis, circolano nomi come il vicario Enrico Savio e il generale Carmine Masiello, al momento entrambi vicedirettori dello stesso organo, e anche quello di una donna, Elisabetta Belloni, segretaria generale alla Farnesina. Masiello è indicato anche per l’Aise, insieme ai vicedirettori Giovanni Caravelli, generale dell’esercito, e Luciano Carta, generale della Guardia di Finanza, di cui però potrebbe prendere il comando l’anno prossimo.
Nomina importante è quella del Capo di Stato maggiore della Difesa: Claudio Graziano, attuale capo delle Forze Armate, il prossimo 5 novembre assumerà l’incarico di Presidente del Comitato Militare dell’Ue e il suo successore verrà indicato già nel prossimo Consiglio dei Ministri. Si vocifera di Enzo Vecciarelli, attualmente capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.