"I migranti negracci andrebbero annegati al largo": il post razzista su Fb di un medico
Top

"I migranti negracci andrebbero annegati al largo": il post razzista su Fb di un medico

L'autrice è una dottoressa del pronto soccorso di Spoleto. La Usl Umbria 2 ha aperto un procedimento disciplinare

"I migranti negracci con le Nike, andrebbero annegati al largo": il post razzista su Fb di un medico
"I migranti negracci con le Nike, andrebbero annegati al largo": il post razzista su Fb di un medico
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Agosto 2018 - 12.01


ATF

Il razzismo corre su Facebook. Responsabile questa volta una dottoressa in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto. Secondo il Messaggero la donna sarebba l’autrice di alcuni post razzisti e offensivi pubblicati su un gruppo Facebook del quale fanno parte circa 38mila camici bianchi.
I migranti, ha scritto la dottoressa, “andrebbero annegati al largo”. “Non esistono diritti umani – ha scritto nel post – per quattro negracci che ci invadono e arrivano con Nike e tute firmate e trippe piene, so con la scabbia ma per chissà quali violenze perpetuate. Solo un errore viene ad ora commesso: andrebbero annegati al largo”.
Questa mattina sul social network il profilo della dottoressa è scomparso. Lo screenshot del commento è stato comunque pubblicato su Twitter dalla blogger Selvaggia Lucarelli. Il post aveva ottenuto in poco tempo centinaia di like, retweet e commenti. Ma sono stati moltissimi i medici che invece si sono dissociati dalla collega senza riserve.
L’Usl Umbria 2 ha comunicato di aver già avviato un procedimento disciplinare a carico del medico. Con l’apertura del procedimento disciplinare, l’Asl ha inviato una comunicazione alla dottoressa: “Come prevede la normativa – ha spiegato il direttore generale dell’azienda sanitaria, Imolo Fiaschini – la richiesta di chiarimenti è stata formalizzata dal primario del Pronto Soccorso. Ora seguiranno i passi successivi previsti dalla legge”.
Duro anche il giudizio di Luca Sapori, il direttore sanitario dell’ospedale di Spoleto. “Espressioni del genere non sono certamente accettabili”. Sulla vicenda è intervenuto anche l’ assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. “Di fronte a dichiarazioni razziali e che non rispettano la dignità della persona non possiamo certamente fare finta di niente”.

Leggi anche:  “Giovani come me uccidono le donne perché manca un’educazione alla parità di genere, non per la loro provenienza”
Native

Articoli correlati