Non le avrebbero concesso di sposare un uomo italiano: questa la ragione che ha spinto la macedone Blerta Pocesta a uccidere il padre, la madre e la sorella minore. Per ora i giudici macedoni hanno disposto 30 giorni di carcere.
La donna, 28 anni, secondo la stampa locale ha ammesso di aver organizzato la strage familiare, negando tuttavia di essere stata lei materialmente a sparare e a uccidere genitori e sorella. Ciononostante, spiegano i giornali macedoni, gli inquirenti hanno rivenuto nella casa del massacro solo tracce sue e non di altre persone. Citando la polizia italiana, il quotidiano “Koha” afferma anche che Blerta Pocesta faceva uso di droghe e che in Italia era registrata come tossicomane.
L’uccisione di Amid Pocesta (55 anni), della moglie Nazmije (53) e della figlia Anila (14), famiglia macedone di etnia albanese e religione musulmana che risiedeva da tempo a Sacile (Pordenone), è avvenuta il 27 agosto scorso nella loro casa di Debar, località dell’ovest della Macedonia al confine con l’Albania, dove i tre erano tornati in occasione di un matrimonio.