Rebibbia: la detenuta già segnalata per una 'preoccupante intolleranza ai figli'
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Rebibbia: la detenuta già segnalata per una 'preoccupante intolleranza ai figli'

Il capo del Dap sulla donna che ha ucciso la figlia e ferito gravemente il secondo nel penitenziario romano: "il personale in servizio in carcere chiese accertamenti anche di tipo psichiatrico"

Il carcere di Rebibbia
Il carcere di Rebibbia
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20 Settembre 2018 - 12.33


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La detenuta che due giorni fa ha ucciso la figlia e ferito gravemente il figlio nel carcere romano di Rebibbia era stata più volte segnalata per i suoi comportamenti violenti nei confronti dei piccoli così come la necessità di accertamenti psichiatrici.
E’ quanto si legge in una lettera del capo del Dap, Francesco Basentini, indirizzata al direttore generale dell’Asl Roma 2 e per conoscenza al capo di gabinetto del ministero della Giustizia.
Dopo un breve resoconto sull’accaduto, la lettera, datata 18 settembre e che ha per oggetto appunto “la segnalazione dei fatti accaduti presso la Casa circondariale femminile di Roma Rebibbia”, riporta che “per quanto appurato nell’immediatezza, la detenuta in parola era stata più volte segnalata per alcuni comportamenti, sintomatici di una preoccupante intolleranza nei confronti dei due piccoli”.
“Il personale in servizio presso il suddetto istituto – ha aggiunto Basentini – aveva, in qualche circostanza, evidenziato i comportamenti che la donna aveva avuto verso le due piccole creature, segnalando la necessità di accertamenti anche di tipo psichiatrico”.
Il Dap annuncia anche che potrebbero essere presi provvedimenti nei confronti del personale medico. “Sulla base degli elementi fin qui raccolti – si legge nella lettera – e in attesa di ottenere le necessarie risultanze probatorie su quanto accaduto due giorni fa nella sezione femminile di Rebibbia, il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria chiede di voler valutare l’opportunità di adottare tutte le più adeguate iniziative relative al personale medico, impiegato presso la suddetta Casa Circondariale, anche provvedendo – ove lo riterrà opportuno – alla sostituzione dello stesso”.

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