Adescava bambine dodicenni in chat e abusava di loro: arrestato un pedofilo
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Adescava bambine dodicenni in chat e abusava di loro: arrestato un pedofilo

E' successo a Vittoria, in provincia di Ragusa. In manette un 21enne: "in modo seriale adescava le vittime su gruppi WhatsApp al fine di convincere le bambine a inviargli foto

Un'immagine contro la pedofilia
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23 Ottobre 2018 - 13.48


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Arrestato un pedofilo di 21 anni a Vittoria, nel ragusano. Il giovane è finito in manette dopo una lunga indagine condotta dalla squadra mobile di Ragusa. La polizia ha accertato che il 21enne adescava le ragazzine, neppure dodicenni, attraverso i gruppi di whatsapp. Poi le conosceva di persona e convinceva le bambine prima a farsi inviare foto hard ed infine ad avere rapporti sessuali con lui. Altre volte le costringeva ad avere rapporti sessuali virtuali.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di atti sessuali con minorenne consumato e tentato: risponderà di violenza sessuale considerata l’età delle vittime che non permette loro un libero convincimento.
Come ha scoperto la Squadra mobile di Ragusa il ragazzo in “modo seriale adescava le vittime su gruppi whatsapp e poi le convinceva a compiere atti sessuali ottenendo la fiducia delle ragazzine”.
Decine di contatti al giorno – dicono gli inquirenti – “al fine di convincere le vittime ad avere rapporti sessuali anche virtuali, utilizzando un’incredibile perversione. Una richiesta continua alle bambine di invio di foto e video hard che spesso andava a buon fine, in quanto le vittime si facevano convincere”.
“Le conversazioni telefoniche dell’indagato – affermano gl iinquirenti – avevano come fine quasi esclusivamente quello di adescare minorenni via social network o su gruppi whatsapp frequentati da giovanissime. La tecnica era sempre la stessa: partecipare a gruppi whatsapp dove vi sono iscritti numerosi contatti di ragazzine; controllare il profilo di ognuna; dalla foto profilo verificare se di gradimento; i primi messaggi di conoscenza; la richiesta dell’età – dicono ancora gli inquirenti – se piccole venivano fatte proposte se già avevano 14 anni venivano scartate; dopo pochissimi contatti la richiesta di invio di foto e video; subito dopo la richiesta si trasformava in foto e video hard; proposte di sesso virtuale; masturbazione anche più volte al giorno con proposte che hanno fatto emergere una perversione al di fuori di ogni immaginazione”.
Fino all’arresto scattato ieri. Probabilmente ci sono altre vittime non ancora identificate perché adescate prima dell’inizio dell’attività d’indagine. La polizia avverte: “Qualora altre minori dovessero essere state contattate dal soggetto, sono pregate di rivolgersi alla Squadra mobile di Ragusa”.

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