Dietro la morte di Marianna Pepe, cinque volte campionessa italiana di tiro a segno e caporalmaggiore scelto dell’esercito, si allunga l’ombra del mistero, un mistero che ha con sè i segni della violenza da parte dell’ennesimo maschio incapace di accettare la fine di una storia.
L’atleta è stata trovata morta dal figlio di 5 anni e a nulla sono valsi gli aiuti. La donna si trovava a casa di un amico cui aveva chiesto ospitalità per la notte, insieme al figlio, e già questo ha fatto drizzare le antenne della procura che ha disposto l’autopsia. Per il momento, l’ipotesi più credibile è che Marianna sia morta per un’overdose di cocaina e altri farmaci, ma la domanda è: perché?
La risposta potrebbe essere nella relazione dell’atleta con il suo ex compagno, burrascosa in quanto lui era incapace di accettarne la fine. La Procura ha iscritto due persone nel registro degli indagati e ipotizza che la sera prima della morte Marianna sia stata brutalmente picchiata dall’ex compagno, forse anche davanti al figlio. Spiegherebbe questo la sua richiesta di ospitalità a un amico. Che l’uomo fosse violento non è un mistero: in passato, Marianna si era già rivolta al centro antiviolenza di Trieste.
Argomenti: femminicidio