A novembre, quando all'orizzonte compare miracolosamente Pantelleria
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A novembre, quando all'orizzonte compare miracolosamente Pantelleria

L'immagine, immortala un fenomeno che si ripete ad Agrigento sempre e soltanto nelle prime due settimane di novembre, col cielo terso, al tramonto, magari all'indomani di abbondanti piogge che "puliscono" il cielo.

Pantelleria
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Onofrio Dispenza Modifica articolo

15 Novembre 2018 - 10.15


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L’ombra che vedete all’orizzonte è la sagoma dell’isola di Pantelleria, al tramonto. L’immagine, scattata da un fotografo agrigentino, Michele Lorgio, immortala un fenomeno che si ripete ad Agrigento sempre e soltanto nelle prime due settimane di novembre, col cielo terso, al tramonto, magari all’indomani di abbondanti piogge che “puliscono” il cielo. E accade che dalla collina di Agrigento si veda Pantelleria.
Si riesce a vedere l’isola di Pantelleria (lontanissima dalla costa dell’Isola “madre”) anche da Sciacca, che con la sua piazza posizionata in alto sul mare consente di godere dello stesso, straordinario spettacolo. Nel giorno del raro evento, lo spettacolo è assicurato affacciandosi dalla piazza Angelo Scandaliato o dal monte San Calogero. Il giorno ideale non è come si potrebbe pensare di bassa marea, bensì un giorno in cui – come detto – c’è altissima visibilità. Sagoma dell’isola o “magia” dovuta al ripetersi del fenomeno conosciuto, in ottica, come “Fata Morgana”? Una illusione ottica, simile al miraggio, che si manifesta per lo più sulla superficie del mare nei pressi della costa.
In presenza del fenomeno della fata morgana gli oggetti appaiono sospesi nell’aria, con dimensioni e forme continuamente mutevoli. La spiegazione fisica della “Fata Morgana” risiede nella variazione della densità che comporta un cambiamento dell’indice di rifrazione dell’aria in prossimità del suolo causato da elevate variazioni a contrasto di temperatura. Comunque sia, resta la straordinarietà dello spettacolo, del “miracolo” che si ripete in questi giorni e che è stato, in questi giorni, immortalato dalla foto di Michele Lorgio.
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