Il 17 novembre del 1938 il re d’Italia firmo il Regio decreto delle leggi razziali, precipitando l’Italia in un incubo da cui si sarebbe risvegliata solo anni dopo. Oggi, 2018, il comune di Busto Arsizio – guidato da una giunta di centrodestra – ha scelto proprio questa data per inaugurare la nuova Piazza Vittorio Emanuele alla presenza degli ultimi eredi della famiglia reale, i membri di Casa Savoia. Cosa che non è piaciuta alle associazione antifasciste, che dichiarano: “è singolare e allarmante che il sindaco della Città di Busto Arsizio, medaglia di Bronzo per la resistenza, chiami l’ultimo rampollo di questa sciagurata casa reale per inaugurare una piazza”.
“Davvero geniale la decisione della giunta comunale di centrodestra di Busto Arsizio di inaugurare proprio domani sabato 17 novembre una piazza dedicata a Vittorio Emanuele 2º invitando la famiglia Savoia. Esattamente 80 anni fa, il 17 novembre 1938, un altro monarca della dinastia Savoia promulgava con il Regio Decreto 1728 le infami Leggi Razziali. Il 17 novembre non c’è proprio nulla da festeggiare.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.
“Aver voluto scegliere questa data per la cerimonia – prosegue il leader di SI – è un’offesa alle comunità ebraiche italiane, un oltraggio alle vittime, un insulto ai valori costituzionali della nostra Repubblica.” “Fanno bene tutti coloro che domani – conclude Fratoianni – andranno in piazza a manifestare il proprio sdegno”.
Per domani infatti è previsto un flash mob in via Milano con canti di lotta e resistenza, per ribadire che la Città rimane fieramente antifascista.