L'ex avvocato rivela: Berlusconi pagò 5 milioni di euro per pagare il silenzio di Ruby
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L'ex avvocato rivela: Berlusconi pagò 5 milioni di euro per pagare il silenzio di Ruby

Egidio Verzini, che 7 anni fa fu legale della giovane e ha deciso di rinunciare all'obbligo del segreto professionale "per dovere etico". L'ex Cavaliere aveva sempre saputo che la ragazza fosse minorenne

Berlusconi e Ruby
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4 Dicembre 2018 - 16.05


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Alto senso dello Stato e della moralità? No, piuttosto il motivo per il quale molte procure hanno chiesto il processo accusando Berlusconi di aver comprato il silenzio dei testimoni del caso Ruby, a comprare dalla stessa Ruby.
Ruby nel 2011 ha ricevuto da Silvio Berlusconi «un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la Antigua Commercial Bank su un conto presso una banca in Messico» e in particolare 2 milioni «sono stati dati a Luca Risso», ex compagno, e 3 «sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby», ovvero Karima El Marhroug.
Lo ha detto l’avvocato Egidio Verzini, che 7 anni fa fu legale della giovane e che ha deciso «di rinunciare all’obbligo del segreto professionale» sul caso per un «dovere etico e morale».
Verzini fu legale di El Marhroug nel 2011, nei mesi di giugno e luglio, durante i quali si svolgeva il processo terminato con l’assoluzione dell’ex premier italiano. Poi lasciò la sua assistita dopo che «era venuto meno il rapporto di fiducia». In passato, scrive Repubblica, ha già raccontato che Ruby aveva pensato di «costituirsi parte civile» ma che non se ne fece nulla in seguito a «degli interventi esterni».
Il legale ha comunicato il perché della sua decisione in una nota: «Dopo lunga ed attenta valutazione – scrive in una nota l’avvocato – reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby, perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all’obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità».
Parla di una vera e propria «operazione Ruby» che sarebbe stata «interamente diretta dall’avvocato Ghedini con la collaborazione di Luca Risso (messo al fianco di Ruby per controllarla), prevedeva in origine il pagamento di 7 milioni di euro, di cui 1 milione per me ed 1 milione per la persona incaricata da Ghedini di accompagnarmi nell’operazione».
Verzini ha spiegato poi di aver «proposto una linea difensiva diversa (legale e non illegale) che prevedeva la costituzione di parte civile nei confronti di Emilio Fede e, al momento del pagamento, conseguente rinuncia, proposta che Ruby aveva condiviso ed accettato. La mia proposta è stata rigettata da Ghedini-Risso, pertanto non ho proseguito nell’operazione come da loro prospettata, in quanto il rischio professionale e personale per me era altissimo».
Il giro dei soldi
Verzini afferma che Ruby, poi, “ha ricevuto un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Antigua Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico nella località di Playa del Carmen, di cui però non conosco il nome”.
I soldi arrivati in Messico, secondo il legale, sono stati suddivisi: “2 milioni di euro sono stati dati a Luca Risso, il quale ha acquistato il ristorante Sofia a Playa del Carmen, una villa a Playa del Carmen e un terreno edificabile sull’isola di Cozumel (tutto ciò è di proprietà esclusiva di Risso, Ruby non c’entra nulla); 3 milioni di euro sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby”. Berlusconi, conclude il legale, “era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di Ruby, motivo per cui ha elargito il denaro”.

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