La storica discoteca Cocoricò chiusa per tre mesi: non ha mai pagato la Tari
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La storica discoteca Cocoricò chiusa per tre mesi: non ha mai pagato la Tari

Licenza sospesa per il famoso club che potrà riaprire solo se pagherà la somma dovuta al Comune: in tutto deve intorno ai 600mila euro

Cocoricò
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17 Dicembre 2018 - 14.50


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Il Cocoricò, storica discoteca sulle colline di Riccione, resterà chiuso per tre mesi per il mancato pagamento della tassa dei rifiuti. “La sospensione della licenza non sarà l’unico provvedimento. Una misura è già pronta per un’altra discoteca, lo ‘Yellow’, perché sulla base delle verifiche di settembre, venerdì sono partiti gli avvisi per tutte le attività commerciali non in regola con la Tari”, ha confermato il sindaco di Riccione, Renata Tosi.
Mai pagata la tassa sui rifiuti – Il Cocoricò deve al Comune 80mila euro per il 2018. In caso di pagamento del totale, la società potrà riaprire le porte e la discoteca lavorare per le serate previste dal calendario natalizio compreso il Capodanno. “L’attività commerciale Cocoricò – ha spiegato il sindaco Tosi – deve dai 500 ai 600mila euro al Comune perché non ha mai pagato la tassa sui rifiuti da quando esiste”.
Con il nuovo regolamento sulla riscossione della Tari, applicabile al solo 2018, “abbiamo avviato una serie di verifiche sulle attività commerciali, quelle a differenza delle persone fisiche, per cui è più difficile procedere al recupero delle somme. Da venerdì ne sono partite diverse, dopo aver dato i 30 giorni alle attività per mettersi in regola, ora sono scattate le sanzioni”, ha proseguito il primo cittadino. “Anche perché – ha concluso – quello che loro non pagano viene poi ripartito su tutti i riccionesi, la fattura Hera alla fine va saldata”.

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