Roma, chi sono i due criminali di Acilia che hanno sparato a Manuel Bortuzzo
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Roma, chi sono i due criminali di Acilia che hanno sparato a Manuel Bortuzzo

I due criminali hanno confessato: da sabato erano nascosti, ma hanno deciso di collaborare: "siamo distrutti"

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano (ai lati). Al centro Manuel Bortuzzo
Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano (ai lati). Al centro Manuel Bortuzzo
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7 Febbraio 2019 - 09.02


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Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, 24 e 25 anni, si sono presentati in questura con i propri avvocati e hanno confessato di aver sparato a Manuel Bortuzzo, il nuotatore che non potrà più camminare.
I due giovani, originari di Acilia, si sono costituiti dopo il ritrovamento della pistola con cui era stato colpito Manuel.
Bortuzzo e la fidanzata Martina (salvata dal fatto che lo scooter fosse in movimento) sono stati coinvolti per sbaglio in una sparatoria davanti ad un pub O’Connell nel quartiere dell’Axa.
I due fermati, che hanno iniziato a sparare dopo aver scatenato una rissa contro una banda rivale vicina probabilmente al clan Iovine, sono ora accusati di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi.
Alcuni testimoni hanno raccontato che Marinelli, durante la rissa, avrebbe detto: «Torniamo col ferro e ve sparamo».
Infatti i due sono poi tornati con il motorino a piazzale Eschilo e hanno puntato l’arma, una calibro 38 su cui sono rimaste le impronte digitali, contro due persone vestite di nero, col cappuccio in testa, che non hanno nemmeno visto in faccia. Hanno sparato alla cieca.
I due sono incensurati, ma legati alla criminalità locale. Spesso nei rispettivi profili Facebook appaiono insieme nelle foto. Sarebbe stato Marinelli a sparare, Bazzano guidava. La svolta nelle indagini è arrivata quando una persona ha fatto ritrovare la pistola in un prato di piazza Archiloco. È il primo testimone che fornisce notizie utili come il taglio di capelli di uno dei due, che era senza casco. Hanno entrambi la barba, i capelli rasati ai lati, molti tatuaggi. Tutti e due hanno figli piccoli.
I due si nascondevano da sabato notte in un appartamento a San Basilio, ma hanno deciso poi di collaborare con gli inquirenti: «Era giusto costituirsi», ha detto Marinelli, «Vado in carcere tranquillo».
«Siamo qui perché Manuel deve avere giustizia. Siamo distrutti. È stato un tragico errore» ha riferito uno dei gli avvocato.
Manuel Bortuzzo, che si trova ancora all’ospedale San Camillo, ha saputo della paralisi. «Gli ho detto della paralisi ma non ha pianto, è stato forte come sempre. Gli ho promesso che tornerà a vivere come una persona normale» afferma il padre. Manuel aveva già capito, infatti ai genitori aveva detto: «Mi sento mancare la parte sotto».
Tantissima solidarietà nel mondo del nuoto. Anche Federica Pellegrini ha twittato per lui.
Il presidente della Federnuoto Barelli, «Faremo di tutto affinché inizi la riabilitazione in un centro di avanguardia, stiamo valutando con la famiglia la struttura che possa assisterlo nel modo migliore. Non importa dove sarà. Siamo pronti ad andare anche in capo al mondo».

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