È un po’ come sparare sulla croce rossa prendere in giro Luigi Di Maio, ma c’è da dire che lui continua a fornire materiale comico a profusione. La sua ultima uscita riguarda la confusione tra l’espressione ‘canto del cigno’ (usata per indicare la fine di una carriera, artistica o professionale) e ‘la morte del cigno’, un balletto di Michel Fokine.
Il risultato è un pastiche targato cinque stelle: “ogni volta si canta la morte del cigno” ha detto Di Maio in conferenza stampa alla Camera a commento del risultato elettorale in Sardegna, “la morte del M5s ma noi siamo vivi e vegeti. E lo dico non perché dica che va tutto bene, ma perché penso che le amministrative non abbiano alcun impatto sulla vita del movimento e tantomeno del governo”. (Minuto 2:47)
Di Maio cerca la citazione colta (e sbaglia): "ogni volta si canta la morte del cigno"
Anziché 'il canto del cigno' Di Maio si lancia in una nuova espressione: "la morte del cigno", che è un balletto di Michel Fokine
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26 Febbraio 2019 - 20.23
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