Il portavoce M5s al Senato Elio Lannutti, quello che qualche tempo fa diffuse l’incredibile bufala antisemita dei Protocolli de Savi di Sion, ne ha combinata un’altra delle sue. Su Twitter infatti, condividendo un articolo del giornale La Verità che commentava come nessuno abbia esposto la bandiera europea alla finestra, Lannutti ha scritto: “Prima la bandiera della Repubblica italiana, nata dalle lotte sulle montagne dei partigiani,per liberare l’Italia dalla dittatura, riapparsa sotto mentite spoglie”.
Ora, la questione è controversa: che intende dire Lannutti? Qual è il soggetto della frase? la bandiera o la Repubblica italiana? Perché, se fosse il secondo caso, nessuno avrebbe nulla da obiettare.
Ma, e il popolo di twitter sembra pensarla così (e visti i precedenti il dubbio è più che lecito), se Lannutti intende che è la bandiera a essere nata sulle montagne dalle lotte dei partigiani, allora siamo di fronte a un nuovo caso di storia inventata, come quel Di Maio e la ‘millenaria’ democrazia francese.
La storia di come è nato il tricolore italiano è lunga e complessa: sullo strascico della rivoluzione francese (i cui colori, come sono ancora oggi, sono il bianco, il rosso e il blu), la prima comparsa dei tre colori italiani avvenne a Genova nel 1789, in forma di coccarda, e solo nel 1796 su una bandiera, quella della Legione Lombarda.
Ma per quanto riguarda la data ufficiale di assuzione del Tricolore come bandiera italiana, o meglio dell’allora Regno d’Italia, si deve arrivare fino al Risorgimento, al 17 marzo 1861, in cui il Regno fu proclamato e il Tricolore assurto a vessillo nazionale. In ogni caso, il tricolore ha attraversato oltre due secoli di storia d’Italia, non certo qualche decennio come pare sostenere Lannutti.