"Comunista di merda, i migranti portali a casa tua": minacce al sindaco di Lampedusa
Top

"Comunista di merda, i migranti portali a casa tua": minacce al sindaco di Lampedusa

Salvatore Martello non ha presentato querela e afferma che: "Queste cose vengono alimentate da una cattiva informazione che viene fatta anche da qualche esponente del governo"

Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa
Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Marzo 2019 - 10.55


ATF

Decine e decine di lettere e messaggi piovono contro il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello, esponente del Pd. 
La frase più frequente? L’immancabile: “Portali a casa tua”. 
Ma non solo: “Criminale, socio della mafia, comunista di merda”.
È solo una delle ultime lettere piene di insulti, e altre ancora con minacce, ricevute dal sindaco di Lampedusa, del Partito democratico.
“Mi scrivono sia privatamente su Messenger oppure mi inviano lettere. Ne ricevo a decine”, confida Martello all’agenzia Adnkronos.
L’ultima cartolina arriva dall’isola di Burano, dove campeggiano casette colorate e, ovviamente, non è firmata.

Martello viene accusato di avere aperto le porte ai migranti, soprattutto dopo avere detto di recente che i porti “di Lampedusa sono aperti” riferendosi alla nave “Mare Jonio”, con a bordo 49 migranti, tra cui 15 minori.
“Ma è la verità – dice sconsolato Martello – non mi risulta che ci sia un’ordinanza che prevede la chiusura dei porti in Italia e neppure a Lampedusa. E lo dimostra il fatto che negli ultimi giorni ci sono stati due sbarchi, con decine di persone, tra cui bambini e donne, arrivati al porto direttamente sui barchini. Anche se nessuno ne parla e non si fanno tweet…”.

Leggi anche:   Il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte europea il dl 'paesi sicuri': Salvini perde la testa

La frase che echeggia su molte delle lettere arrivate recita: “Portali a casa tua”.
“Queste missive arrivano da tutta Italia – spiega Martello – oppure mi scrivono direttamente. Uno mi ha scritto che non tornerà più a Lampedusa”.
“Io li vorrei incontrare di persona – dice ancora il sindaco di Lampedusa – mi piacerebbe vedere da vicino questi vigliacchi che si nascondono dietro l’anonimato. Abbiano il coraggio di farsi vedere. Ma non lo fanno”.

“Brutto asino – scrive un altro anonimo a Martello – invece di pensare agli immigrati, dove hai degli interessi economici, cerca di pensare alla tua isola”.
E un altro: “Lampedusa è ormai provincia di Addis Abeba?”.
Finora Martello non ha presentato alcuna querela.
“Che senso ha…?”, dice.
Poi aggiunge: “Queste cose vengono alimentate da una cattiva informazione che viene fatta anche da qualche esponente del governo”.

Native

Articoli correlati