“L’autismo non è un dono. Per la maggior parte è una battaglia senza fine con la scuola, il lavoro e i bulli. Ma nelle giuste condizioni, con adeguati aggiustamenti, può essere un superpotere”.
Lo ha scritto, in occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo, Greta Thunberg, la giovanissima ambientalista che soffre della sindrome di Asperger.
La 16enne ammette di aver dovuto combattere con “depressioni, senso di alienazione, ansia” e altri “disturbi”, ma sottolinea che senza questa sua peculiarità non avrebbe “mai” iniziato lo sciopero della scuola per il clima: “A quel punto sarei stata come chiunque altro”, sottolinea. Il mondo, del resto, “ha bisogno di persone che pensano fuori dagli schemi”: “Dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri e accogliere le nostre differenze”, conclude.
La Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, che ricorre il 2 aprile, è stata istituita dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2008. Nel mondo 1 bambino su 160 nasce con disturbi dello spettro autistico. Essi comportano difficoltà del comportamento sociale, comunicative e linguistiche e implicano la concentrazione della persona su un ristretto ventaglio di interessi e attività. Spesso sono accompagnati da depressione, ansia, epilessia e disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Alcuni trattamenti comportamentali e la formazione dei genitori possono aumentare il benessere e la qualità di vita delle persone affette. Anche la creazione di ambienti più inclusivi e accessibili è fondamentale. Quest’anno l’Onu ricorda l’importanza di garantire alle persone con disturbi dello spettro autistico l’accesso a tecnologie assistive a prezzi abbordabili.
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