Alla vigilia del 25 aprile, Magistratura Democratica ha rilasciato una nota in cui riflette sul valore, oggi, delle celebrazioni della Festa della Liberazione: “Sono trascorsi 73 anni dal 1946, quando il 25 aprile venne dichiarato festa nazionale in ricordo della liberazione dell’Italia dal nazifascismo avvenuta l’anno prima. In questa ricorrenza si rafforza e si rinnova ogni volta la ‘religione civile’ che tiene insieme il nostro paese: l’antifascismo. Ma con sempre maggiore frequenza e intensità, negli ultimi anni abbiamo assistito a tentativi di svalutare questo momento importante per l’identità nazionale”.
“Oggi abbiamo forze politiche che in modo più o meno esplicito negano ogni valore a questa ricorrenza e a quello che essa vuole rappresentare nella storia del nostro paese. Si è giunti fino a considerarla ‘divisiva’ come se non fosse un bene proprio la netta distinzione e la lontananza da ogni tipo di fascismo passato o presente. Per questa ragione – ammonisce Md – il 25 aprile di quest’anno assume un significato ancora più forte. È non solo la giornata della memoria antinazista e antifascista, ma anche la risposta a tutti coloro che, in Europa e in Italia, predicano teorie razziste, xenofobe, negazioniste, belliciste, contrarie ai principi e alla lettera della nostra Costituzione, alimentano il rancore, reclamano e rivendicano scelte di negazione dei diritti soprattutto in danno dei soggetti più deboli come i migranti”.
“Eppure ‘Bella Ciao’, la canzone simbolo della Resistenza italiana, ha scavalcato la distanza tra le frontiere e le generazioni ed è diventata, in particolare tra i giovani, un canto universale di speranza e un’espressione di libertà”, conclude la nota di Magistratura democratica.
I Magistrati democratici: il 25 aprile sia anche una risposta a razzismo e xenofobia
Magistratura Democratica rilascia una nota: "quest'anno più che mai è importante celebrare il 25 aprile contro chi semina odio"
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24 Aprile 2019 - 14.59
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