La deriva folle e disumana delle donne sottomesse
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La deriva folle e disumana delle donne sottomesse

I genitori dello stesso sesso dimostrano spesso di essere genitori migliori di tanti genitori tradizionali. Forse perché non possono avere problemi atavici di disparità e di sottomissione di natura genetica.

Finalmente conosciamo l'orribile verità sull'orribile assassinio del piccolo Antonio Gabriel Feroleto
Finalmente conosciamo l'orribile verità sull'orribile assassinio del piccolo Antonio Gabriel Feroleto
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David Grieco Modifica articolo

26 Aprile 2019 - 08.09


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Finalmente conosciamo l’orribile verità sull’orribile assassinio del piccolo Antonio Gabriel Feroleto, il bambino di 2 anni ucciso il 17 aprile scorso a Piedimonte San Germano (Cassino) dai suoi genitori separati, che hanno tentato di camuffare l’omicidio sostenendo che il figlio era rimasto vittima di un pirata della strada.
È stata la madre a strangolarlo. Ha confessato di aver fatto tutto lei, mentre il padre guardava e non guardava, e si limitava a mormorare la seguente frase: “Vi levo dal mondo…” 
Lui non ha fatto niente. Ha lasciato l’incombenza a lei, dopo aver rifilato un paio di ceffoni al povero Antonio Gabriel.
I due coniugi erano separati da tempo. Il padre aveva già un’altra compagna. Ma la sua ex moglie lo desiderava ancora, ed era persino disposta ad incontri sessuali furtivi per dimostrargli la sua dipendenza.
Il 17 aprile scorso, l’uomo e la donna si erano appartati in aperta campagna portandosi appresso il bambino. Il bambino però continuava a piangere e li disturbava. Non riuscivano a trovare la concentrazione per consumare il loro rapporto sessuale. È per questo motivo che la madre lo ha strangolato, arrivando ad offrire anche la vita del figlio al suo padrone.
Anche in tempi disumani come quelli che stiamo viviamo, rimane difficile capire come può una donna sottomessa arrivare a compiere folli atrocità del tutto sconosciute al regno animale. 
La pretesta superiorità dell’uomo sulla donna, il maschilismo più bieco, l’oscurantismo che torna nelle sue forme più spaventose, quelle auspicate dai ministri Fontana e Pillon, porta esattamente questo. 
Non è la prima volta e non sarà l’ultima. 
Il femminismo delle donne che oggi si ribellano avrà anche aspetti esteriori, futili e social che possiamo ritenere discutibili ma soprattutto controproducenti rispetto alla sacrosanta causa della parità di genere. Personalmente penso che questi errori di strategia debbano combatterli le donne stesse, che hanno ragione da vendere, per non continuare ad essere comodamente etichettate, criticate ed emarginate da noi indifendibili uomini.
Penso anche che non dobbiamo stendere un velo pietoso sulla morte del piccolo Antonio Gabriel Feroleto, ma al contrario dobbiamo avere il coraggio di vivisezionare quanto è accaduto. Per il semplice motivo che l’atavica sottomissione della donna può essere considerato e può ancora diventare l’orrore degli orrori dell’intera storia dell’umanità. Così come siamo purtroppo tornati a parlare di fascismo e a combatterlo, a maggior ragione dobbiamo continuare a parlare molto seriamente della condizione della donna e dobbiamo combattere con maggior vigore il razzismo spaventoso di cui viene fatta oggetto.
Infine, sarebbe anche il caso di dire una volta per tutte, mentre Salvini ottusamente invoca nascite ariane peggio di Mussolini, che non tutti sono in grado di avere figli e di diventare genitori. 
Anche questo è un problema diventato enorme nel mondo egoista, indifferente e demenziale di oggi. Il mondo in cui accadono fatti come quello del 17 aprile scorso a Piedimonte San Germano. Il mondo dove stiamo scoprendo che i genitori dello stesso sesso, con buona pace dei Salvini, dei Fontana e dei Pillon, dimostrano spesso di essere genitori molti migliori di tanti genitori tradizionali. Forse perché non vengono dal Medioevo e non possono avere problemi atavici di disparità e di sottomissione di natura genetica.
Anche se non mi piace affatto precisarlo, voglio concludere affermando che non sono gay e non lo sono mai stato.
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