Si può fare il ministro dell’Interno tra selfie e proclami su twitter? Quello che è avvenuto a Napoli “è inaccettabile per una democrazia. Vedere quelle immagini del killer che passa per due volte sul corpo della bambina, ci richiama a una questione fondamentale: il principio di sovranità. Chi comanda in quel pezzo d’Italia, lo Stato o la camorra, sapendo che la camorra ha lanciato una sfida drammatica?”, dice – in un’intervista a La Stampa – l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, criticando l’atteggiamento di Salvini.
“Di fronte a un evento di quel tipo il ministro dell’Interno sospende la campagna elettorale – sottolinea -, va lì ad esprimere la presenza delle istituzioni e della democrazia italiana in una città come Napoli”, mentre “la mancata presenza esprime un’assenza dello Stato, una sottovalutazione, o in ogni caso così verra’ interpretata”.
“Il nodo è: che modello di sicurezza mettiamo in campo?”, aggiunge allargando il discorso: “Ciò che avviene mette a nudo una fragilità di fondo della destra italiana”, “pensano sia prevalente l’ordine pubblico: ‘fare la faccia feroce’. La sicurezza moderna non è solo ordine pubblico. Di fronte a tutte queste questioni emerge con evidenza la necessita’ di presidio del territorio e per renderlo sicuro va anche risanato”.
Ed è “fondamentale il rapporto con i sindaci”, mentre “hanno diminuito i fondi per le periferie e c’è tensione con i primi cittadini”.
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