Esami passati in cambio di benefici sessuali: sotto inchiesta un professore universitario
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Esami passati in cambio di benefici sessuali: sotto inchiesta un professore universitario

L'uomo è accusato di duplice tentativo di concussione, molestie con abuso di potere e di autorità, violenza sessuale e abuso d'ufficio. Vittime quattro studentesse.

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9 Maggio 2019 - 16.46


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Una storia che si è, purtroppo, ripetuta tantissime volte: un professore di 73 anni dell’Università degli Studi Aldo Moro, dipartimento di Taranto, ora in pensione, è accusato di duplice tentativo di concussione, molestie con abuso di potere e di autorità, violenza sessuale e abuso d’ufficio.
L’uomo avrebbe aiutato alcune studentesse a laurearsi, aumentando e alterando i voti degli esami, in cambio di presunti benefici sessuali.
Quattro studentesse identificate e indicate come persone offese. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2012 e il 2016. La pubblica accusa ha già chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo. Il caso sarà ora esaminato dal giudice della preliminare di Taranto. Parte offesa nel procedimento figura anche l’Università degli Studi Aldo Moro, Dipartimento di Taranto. Il professore respinge qualsiasi tipo di approccio illecito.
Il primo episodio risale al 2012. Una studentessa, oggi 27enne, sarebbe stata invitata dal professore a raggiungerlo nel suo studio a ricevimento privato, minacciandola di non farle superare un esame se si fosse rifiutata. In quell’occasione, l’uomo avrebbe tentato di ottenere benefici sessuali, chiudendo anche la porta a chiave, con però il rifiuto della ragazza. L’opposizione della vittima avrebbe scatenato l’ira dell’uomo, che avrebbe utilizzato delle espressioni volgari nei confronti della studentessa: “Non fare la stronza che ti denuncio, facendo credere che hai compiuto atti osceni in luogo pubblico”. 
A questo episodio, secondo la ricostruzione accusatoria, ne sono seguiti altri quattro, ai danni di tre studentesse diverse.
Al luglio 2013 risalirebbe il secondo episodio con una seconda studentessa. L’accusa pubblica parla di palpeggiamenti al seno e di inviti alla giovane di «recarsi nello studio di Bari per la correzione della tesi in abiti succinti”. Il professore avrebbe poi rivolto l’invito alla stessa ragazza di presentarsi in sede di laurea “completamente nuda, indossando la sola toga” se voleva laurearsi. La donna si era rifiutata e rivolta a un’assistente universitaria. 
Altri due episodi risalirebbero marzo e settembre 2016. In questi casi, il professore è accusato di aver molestato sessualmente una studentessa di 26 anni. e di aver esternato complimenti fisici a una 24enne modificando inoltre il voto finale di un esame, che era stato però diretto da altro docente.

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